Le indiscrezioni delle ultime ore inseriscono il laterale mancino tra i titolari con il Sassuolo. Ma il tecnico in conferenza ha allontanato l’ipotesi. Ritmo partita, personalità e copertura difensiva sono le caratteristiche che serviranno al neo acquisto per fare subito la differenza.
IL RUOLO– L’ora X sta per scattare anche per la Juventus. All’esordio vincente di Inter e Milan di venerdì i bianconeri sono chiamati a offrire pronta risposta questa sera nel posticipo dello Stadium che chiude la prima giornata del nuovo campionato. Se i rumors della vigilia dovessero trovare conferma, sono molto alte le probabilità che Massimiliano Allegri affronti il Sassuolo schierando dal primo minuto l’ultimo arrivato Filip Kostic. O che gli conceda il subentro a gara in corso. L’esterno farà da contraltare all’accentramento di un gioco che graviterà molto probabilmente dalle parti di Angel Di Maria, epicentro tattico dello schieramento del tecnico. Ma non reciterà un ruolo meno importante dell’omologo argentino. Il Fideo nella tournée statunitense ha messo in mostra la sua immensa classe ed è già diventato il perno degli schemi offensivi. Ma Kostic si rivelerà la pedina fondamentale per soddisfare equilibrio tattico e affondo offensivo di livello. L’uomo dei 53 assist con la maglia dell’Eintracht, l’ultimo a Borrè nella finalissima di Europa League, gioca con i piedi sulla linea laterale e non si accentra come Di Maria. Il suo raggio d’azione è sempre stato la riga laterale percorsa con maestria ai tempi dello Stoccarda e nelle quattro stagioni a Francoforte. Il suo dribbling è essenziale, senza troppi fronzoli: porta la palla con l’esterno sulla fascia con l’unica idea di tenerla il più lontano possibile dai difensori avversari. La velocità di pensiero e di esecuzione sono state affinate nel corso del tempo. Alla soglia dei trent’anni Kostic ha raggiunto la piena maturazione e i suoi cross tagliati possono essere la validissima alternativa alle vie centrali percorse dal collega argentino e una manna dal cielo per Vlahovic. Non è un caso che le prime punte che hanno beneficiato della sua assistenza abbiano fatto registrare numeri realizzativi degni di nota. Haller, Jovic, André Silva si sono consacrati tra i migliori stoccatori con l’esterno a rifinire nel migliore dei modi.
IL MATCH – Venendo alla gara con il Sassuolo, Filip Kostic riceverà da Allegri indicazioni tattiche chiare. La sua mattonella dovrà essere presidiata con quella fame che lo hanno fatto conoscere a tanti club italiani che si sono interessati a lui nelle precedenti stagioni. L’uno contro uno sposterà il gioco dalle sue parti alla bisogna. Trovare il pertugio per i suoi cross pennellati sarà possibile con i movimenti e contro-movimenti degli attaccanti ad allargare e stringere la linea difensiva avversaria. Il modulo a 4 tenderà a trasformarsi a gara in corso in quello a 3 per consentire all’esterno di sprigionarsi a pieno ritmo. La non ottimale condizione di Alex Sandro può convincere la squadra di Dionisi a gravitare dalle parti del brasiliano. Ed è qui che Kostic dovrà farsi trovare pronto nel raddoppio, insieme al mediano che andrà a scalare in diagonale. Il serbo non è propriamente un giocatore “difensivo” ma il senso della posizione e il sacrificio dovranno entrare rapidamente nel suo modus operandi almeno fino a quando il mercato non metterà una toppa per il ruolo di terzino sinistro. Quanto si è visto nel precampionato e l’uscita di Pellegrini non lasciano tranquilli per quel che riguarda il terzino sinistro.