Il Milan del presidente Silvio Berlusconi ha certamente scritto pagine indelebili della storia del calcio italiano ed europeo. L’ex patron dei rossoneri, scomparso lo scorso lunedi 12 giugno, nei suoi 30 lunghi anni di presidenza ha vissuto con grande passione la rivalità storica che lega il suo Milan alla Juventus, arricchendo questa sfida, prettamente calcistica, con aneddotti riguardanti il mondo Juve.
Dopo Milan-Juventus del 25 novembre 2012. I rossoneri vincono il match per 1-0 grazie alla rete siglata da Robinho su calcio di rigore causato da un fallo di mano di Mauricio Isla.
“Battere la Juventus con un rigore dubbio è ancora più bello”. (Fonte: Tuttosport).
Sull’avvocato Agnelli:
“Se credo che Agnelli si divertirebbe a essere il presidente di questo Milan? Credo che mi divertirei di più io a essere il presidente della Fiat”. (Fonte: Tuttosport).
Silvio Berlusconi scherza in un’intervista Rai con l’Avvocato Agnelli prima di uno Juventus-Milan dell’ormai lontano 5 ottobre del 1986, anno in cui inizia l’era rossonera targata Belrusconi.
“I giocatori li ho trovati carichi e tranquilli. Sono pronti a dare un dispiacere all’Avvocato”.
Quando spiegò il motivo che lo spinse ad intromettersi nella trattativa tra Lazio e Juventus con l’obiettivo di strappare ai bianconeri il difensore Alessandro Nesta:
“Le bandiere nel calcio non si vendono e non si comprano. Non ho mai fatto un’offerta per Nesta quando ero presidente del Milan, il mio pensiero era che la Lazio lo dovesse tenere stretto. Poi di fronte alla possibilità molto concreta che il giocatore andasse alla Juventus, allora, e solo in quel caso, sono intervenuto, per non permettere che un mio diretto concorrente si rafforzasse”.