VLAHOVIC 4,5 – Il centravanti serbo chiude la sua seconda stagione in bianconero con un bottino realizzativo davvero misero: 10 gol messi a segno in campionato e 4 tra Champions League ed Europa League. L’ex Fiorentina ha certamente deluso le aspettative e, complice anche un costante problema di pubalgia, il suo rendimento è stato troppo discontinuo. Le sirene di mercato continuano a risuonare e, dopo il suo arrivo a Torino nel gennaio dello scorso anno, la sua permenenza alla Juve non è più così scontata.
KEAN 5,5 – Dietro Vlahovic e Milik nelle gerarchie di Allegri ad inizio stagione, la punta ex Psg riesce a dimostrare il suo valore in diverse occasioni. Le sei reti messe a segno in Serie A in 28 presenze non sono molte, ma le prestazioni fornite fanno ben sperare per il futuro. In ogni caso, non abbastanza per meritare la sufficienza.
DI MARIA 5 – La qualità dell’argetino non la scopriamo certamente oggi, ma nella sua prima ed ultima avventura bianconera è stata messa in mostra con poca costanza. Qualche sprazzo di genio e destrezza tecnica (vedi la tripletta di Nantes in Europa League), ma troppo poco per un giocatore che avrebbe potuto e dovuto offrire molto di più a questa Juventus. Al termine della sua avventura torinese sono solamente 4 le firme in Serie A.
CHIESA 6,5 – Tornato da un brutto infortunio dopo più di dodici mesi di inattività, fatica a recuperare i superpoteri di un tempo. Tuttavia, le 4 reti segnate e i 6 assist forniti fra coppe e campionato evidenziano che, nonostante una non ottimale tenuta fisica, il vero talento di questa Juventus è lui.
ILING JUNIOR 7 – Utilizzato con maggior frequenza da Max Allegri nella seconda parte di stagione, il giovane esterno inglese ha dimostrato tutto il suo talento ogni qual volta chiamato in causa. Pecca spesso di immaturità tattica, ma la sua velocità e le sue doti tecniche hanno permesso alla squadra bianconera di rendersi spesso pericolosa in zona offensiva. Il futuro della ‘Vecchia Signora’ passa anche da lui.
SOULE’ 6 – Le poche volte che viene chiamato in causa riesce a mettere in evidenza le sue innate doti tecniche. Un giovane interessante che può spiccare il volo già a partire dalla prossima stagione.
MILIK 6 – Arriva in bianconero in punta di piedi ma, complici anche i continui problemi fisici di Vlahovic, conquista con carattere e qualità un posto da titolare nell’undici allegriano. L’infortunio accusato ad inizio anno rovina la parte conclusiva della sua prima stagione juventina, ma i numeri – 9 reti tra campionato e Champions – gli consentono di meritare la sufficienza.