Il danese potrebbe essere un rinforzo bianconero per il reparto offensivo
PROFILO – Il momento storico della Juventus potrebbe non permettere colpi altisonanti. Questa affermazione, però, non sempre equivale a un fatto negativo, soprattutto se gli acquisti possono essere quelli che stanno alla base di un possibile, e vincente, nuovo ciclo. Quello di Jesper Lindstrom è uno di questi nomi: nato a Taastrup, comune di 50 mila abitanti nell’est della Danimarca, il 29 febbraio 2000, è cresciuto nelle giovanili del Brondby prima di passare, nel 2021, all’Eintracht Francoforte. Alla prima stagione, ha conquistato il premio di Rookie of the Year ed ha contribuito alla vittoria dell’Europa League, vinta dai tedeschi in finale contro i Rangers di Glasgow. Con i tedeschi ha messo a segno 14 reti in 77 partite, collezionando anche 9 presenze e un gol con la nazionale del suo paese. Nasce come trequartista e, nonostante un fisico alquanto atipico per uno del suo ruolo (182 cm) è dotato di un grande dribbling, tanto che è stato spesso utilizzato anche da ala sinistra.
PRO E CONTRO – Tra i suoi pregi, c’è la capacità di correre in campo aperto, una qualità che alla Juventus di Allegri serve e non poco. A questo, il giovane danese unisce anche la capacità di muoversi molto bene nello stretto, anche grazie a un’incredibile semplicità nell’utilizzo del piede sinistro, nonostante sia un destro naturale. Nella scorsa stagione è stato tra i primi in Bundesliga per dribbling tentati ogni 90′ (circa 6). Possiede un’intelligenza tattica rara per un giocatore della sua età e con un bagaglio di esperienza che è ancora ridotto, e una duttilità che può far comodo. Di contro, certo, ha un prezzo che, seppur non eccessivo, rimane comunque di alta fascia: secondo il portale transfermarkt, il suo valore è di 28 milioni ed è destinato a crescere qualora le sirene di altri club ( inglesi soprattutto) dovessero farsi più forti e avvicinarsi ai dirigenti del club di Francoforte. Si tratta sicuramente di un diamante grezzo, su cui lavorare, ma che porta con sè già un discreto curriculum: le due stagioni in Bundesliga lo hanno visto già protagonista, con l’ultima che si è chiusa con 9 reti e 4 assist. A questo va aggiunta la vittoria dell’Europa League insieme all’ex compagno Filip Kostic, ora alla Juventus. Proprio i buoni rapporti successivi all’operazione che ha portato il serbo in bianconero potrebbero risultare un vantaggio per il club di Via Druento, che però ha necessario bisogno di sfoltire la rosa, e di conseguenze incassare, prima di poter pensare di imbastire una trattativa. Il suo nome, però, va tenuto bene in considerazione. Gli avversari non mancano, Giuntoli dovrà dimostrare di che pasta è fatto: solo così, eventualmente, la rosa bianconera potrà assaportare un po’ di vento del Nord.