Il 30 giugno è la data che segna ufficialmente il passaggio dall’ultima pagina del libro di una stagione, alla copertina del volume di quella nuova. Tuttavia, in casa Juventus, i nodi irrisolti sui calciatori in partenza e sulle conferme sembrano porre, almeno concettualmente, l’annata che va formalmente a concludersi con quella che prende le mosse domani.
BIVIO – In portoghese garfo è l’equivalente dell’italiano bivio. Avrà un bel garfo nella testa Cristiano Ronaldo il quale, dopo l’uscita del Portogallo da Euro 2020 per mano del Belgio, può adesso dedicarsi interamente all’ultima parte della sua carriera. Se un po’ abbiamo imparato a conoscere il campione lusitano, possiamo sbilanciarsi, senza tema di cadere in fallo, che ciò che lui vorrebbe è di poter competere ai massimi livelli. Mai doma la sua ambizione. Mai sazia la sua fame di vittorie. Ronaldo starà pensando al da farsi, a quello che lo riguarda in prima persona perché può essere l’ultimo contratto di una carriera fuori dal comune. Di quelle che nemmeno a sognarle verrebbero così bene. Da un lato le perplessità e le ambizioni del campione per il quale l’anagrafe non pare costituire un grosso ostacolo, dall’altro la fretta della Juventus di conoscere la decisione maturata dall’asso di Madeira. Una scelta che condiziona le altre decisioni che la nuova dirigenza è chiamata a prendere e che ne relega il mercato ad una fase di stallo. Un Europeo con 5 reti in 4 partite e una stagione nella quale ha portato a casa due trofei, oltre al riconoscimento personale della vetta dei marcatori del campionato, certifica senza stupore alcuno che si tratta dell’epilogo di un annus horribilis, come sintetizzava qualche attento ed imparziale osservatore del calcio nostrano nelle ultime ore. Se si perviene a tale conclusione, la Juventus si libererà a cuor leggero del fuoriclasse con il numero 7 sulle spalle, accogliendo l’interesse di Real Madrid, Manchester United o Psg e riservando le nuove orribili annate di Ronaldo a nuovi, spaventati, tifosi europei. Dovessero, invece, a Torino convincersi che la stagione del portoghese non sia stata così tremenda ma che CR7 possa trovare un’utile collocazione tattica nello scacchiere del nuovo allenatore, allora può anche paventarsi l’ipotesi di un rinnovo. L’Allegri-bis, che principia domani, comincia intanto oggi con l’annuncio via social del primo rinnovo di contratto valido per la Juventus che verrà. Si tratta di Carlo Pinsoglio, terzo portiere e uomo spogliatoio, che prolunga di altre due stagioni il proprio contratto con i bianconeri. Resta da capire se continuerà ad essere il terzo o se per lui la società ha in mente un ruolo da vice Szczesny. Le prossime mosse di mercato ce lo diranno.

NODO RINNOVI – Domani 1° luglio sia Ronaldo che Dybala entrano nell’ultimo anno di contratto. La telenovela sulla permanenza o sulla partenza di almeno uno dei due attaccanti ha tenuto banco per mesi e adesso è interesse della società porre fine alla questione e consegnare ad Allegri la rosa, completa o quasi, sulla quale il livornese dovrà costruire l’annata che verrà. la scelta dell’una o dell’altra campana – va detto che appare poco probabile che vestano entrambi la maglia bianconera della nuova stagione – non è di poco conto. La società ragiona da mesi sulla strada da seguire. A giorni conosceremo l’esito di tutte le riflessioni del caso. La situazione Dybala è forse la più intricata, anche se gli ultimi abboccamenti tra l’agente e il Club, non hanno dato esito negativo. La distanza sull’ingaggio pare poter essere limata con la decisione dell’argentino di fare un passo indietro rispetto ai 12 milioni della richiesta iniziale. Scendendo a più miti consigli, le due parti possono giungere all’accordo. La Juventus non può permettersi di tenere Dybala un altro anno senza rinnovo. Pena la sua cessione a giugno dell’anno prossimo a parametro zero. l’unico certo dei restare a Torino è Alvaro Morata, che può lasciarsi finalmente alle spalle il periodo complicato nel quale era incappato grazie alla taumaturgica rete che regala alla Spagna il passaggio del turno ai danni di una Croazia particolarmente tenace. In qualunque modo dovesse terminare l’Europeo di Morata, il centravanti spagnolo sarà una pedina dell’attacco di Massimiliano Allegri che gli ha già manifestato la sua fiducia e, siamo sicuri, non mancherà di richiamarlo all’ordine, in memoria dei bei vecchi tempi, quando una tirata d’orecchi e una battuta di spirito livornese indirizzavano il canterano verso il binario tattico predisposto dall’allenatore. Da mesi di incertezza, si passerà ora a giorni di certezze. I nodi verranno sciolti e la nuova stagione potrà davvero muoversi dai nastri di partenza.
