Morata e Bernardeschi sono senza dubbio due dei grandi protagonisti della mini-rimonta della Juventus verificatasi nel mese di dicembre. Saranno il vero rinforzo di gennaio?
CI PENSANO LORO – “Non sarà un mercato di gennaio particolarmente interessante e impegnativo”. Le parole di qualche giorno fa dell’amministratore delegato Maurizio Arrivabene hanno lasciato trapelare che la Juventus non farà investimenti folli durante il mercato di gennaio, con l’obiettivo di attingere in maniera consapevole alle risorse interne per mettere a frutto il loro talento. Esattamente quello che è accaduto nel mese di dicembre, in cui la squadra di Allegri è riuscita ad inanellare un filotto di risultati positivi grazie a questo fattore, guardandosi ‘dentro’ e cessando di riflettere o di sognare su ciò di cui, al momento, non si dispone. In particolare, sono stati due gli artefici del magico mese di dicembre bianconero, due giocatori che, vuoi per i gol decisivi messi a segno, vuoi per il sacrificio e la dedizione mostrati in campo, hanno forse spiccato più di altri.
Partiamo da Alvaro Morata, tra coloro che, da un po’ di tempo a questa parte, era finito sotto la lente per la scarsa media realizzativa. Il centravanti spagnolo ha girato l’Europa in lungo e in largo, trovando nella Juventus la sua ‘comfort zone’, adesso più di allora e, soprattutto dopo l’addio di Ronaldo, sente su di sé il peso della rinascita bianconera. E’ così che si spiega il suo nervosismo in una stagione in cui segna il giusto, ma esattamente come le precedenti, con il problema però che, se si scorre la classifica cannonieri, il primo giocatore juventino si trova al 20° posto ed è proprio lui (con cinque gol). Potrebbe sicuramente fare meglio, ma è anche la Juventus a dover crescere e soprattutto crescergli intorno, per liberare quel potenziale zavorrato che Morata solo a tratti ha esibito. Tuttavia, sia contro il Venezia che contro il Bologna, le sue zampate hanno consentito alla squadra di mettere in saccoccia punti preziosi, evidenziando così le sue doti principali: enorme capacità di movimento anche lontano dalla porta ed estrema rapidità con cui riesce a partire in contropiede, oltre alla generosità e all’incessante lavoro a supporto della squadra. Gli aspetti da migliorare, invece, restano quel debole istinto da killer sotto porta e la sua evidente predisposizione ad assorbire troppo facilmente le pressioni e le critiche. In tutto ciò, pertanto, appare logico che, se dal mercato di gennaio arrivasse una punta di spessore da potergli affiancare, tutto risulterebbe più semplice.
Il secondo della lista, anche se non per demeriti, è Federico Bernardeschi. È il minuto 88 di Juventus-Cagliari e tutto lo Stadium si alza in piedi per applaudirlo mentre sta uscendo dal campo. E’ lui l’uomo della partita, grazie a un assist e un bel gol col suo mancino fatato, ma non solo: è sempre lui uno dei più grandi protagonisti di questa mini-rimonta che sta mettendo in piedi la squadra di Allegri. Nel mese corrente, è stato il calciatore della Juventus che ha partecipato a più gol in tutte le competizioni, grazie a una rete e a tre assist, ma è stato anche l’interprete ad effettuare più tiri in porta (18) e quello che ha creato più occasioni per i compagni (10). Merito della sua rinascita? Sicuramente di Massimiliano Allegri, che in queste settimane gli ha dato grande fiducia. Grazie alla libertà concessagli in campo, senza rinchiuderlo in un ruolo specifico, Federico ha ritrovato la voglia di svariare su tutto il fronte offensivo e di mettere la propria qualità al servizio della squadra, dimostrando sacrificio, umiltà e dedizione. Il tutto suggellato dal ritorno ad un gol che ormai mancava da 513 giorni e 43 partite di Serie A.
Riconoscimenti a parte, c’è un aspetto importante però che li contraddistingue: il futuro. Infatti, mentre Bernardeschi è quasi certo di legarsi ancora per molto tempo alla Juventus (il rinnovo dovrebbe avvenire a gennaio), su Morata aleggiano ancora perplessità: il suo cartellino risulta ancora di proprietà dell’Atletico Madrid e, solo nelle prossime puntate, scopriremo le intenzioni della società. Nel frattempo, la Vecchia Signora penserà a goderseli.