Archiviata Juventus-Roma che ha portato in seno il terzo posto in solitaria in classifica, per i bianconeri è già tempo di preparare il secondo decisivo round di Coppa Italia contro un’ Inter che dovrà per forza di cose comandare il gioco. Si prospetta, dunque, per gli uomini di Andrea Pirlo una gara per molti tratti simile a quella con i giallorossi. Vale, allora, la pena richiamare la chiave tattica dell’incontro di sabato, racchiusa, a mio parere, nella posizione di Alvaro Morata.
PLAYMAKER AGGIUNTO- Il successo con la Roma reca la firma dell’alieno Ronaldo ma la penna è dell’altro attaccante, geniale assist man capace di arretrare il proprio raggio d’azione quanto basta per risolvere in un solo colpo il problema ripartenza veloce e quello del regista. La gara di Morata non sarà passata inosservata ai più attenti. Meno appariscente forse del compagno di reparto ma altrettanto importante, lo spagnolo ha vestito i panni del metronomo rifinitore che alza la testa e trova gli spazi. L’asse iberico Morata-Ronaldo si accende per tutto il primo tempo. E laddove Arthùr lesina nell’indicare ai compagni la retta via negli ultimi trenta metri, l’illuminazione arriva dalla punta multiforme, a volte rapace d’area di rigore, altre attaccante esterno, altre ancora numero dieci, in attesa che il 10 effettivo torni al meglio della propria condizione. Il canterano appare particolarmente ispirato e ogni passaggio per il portoghese è significativo: al 13’ con l’appoggio giusto libera al tiro Ronaldo per l’1-0; dieci minuti più tardi è ancora bravo a pescare il compagno che poi stampa la conclusione sulla traversa; al 42’ nuova imbucata per CR7 e stavolta Pau Lopez dice no al suo destro. Nell’ora di gioco disputata va segnalato il lavoro di copertura su Villar, francobollato come un magnete di segno opposto, e una buona occasione con un sinistro da fuori area a lato di un soffio che poteva valere il 2-0 con largo anticipo.
PESO SPECIFICO- La versione assist man di Morata potrebbe apparire nuova e sorprendente. A ben vedere però non è una novità che l’ex Atletico Madrid sforni assist per i compagni. L’attaccante spagnolo ha messo a segno 13 gol finora in stagione e ben 10 assist, partecipando di fatto a 23 reti della Juventus. Un apporto secondo soltanto a quello di Ronaldo. Se il lusitano viene impiegato sempre più spesso in qualità di punta centrale, il numero 9 non disdegna di partire da più lontano e ispirare la manovra con la giocata rapida e precisa dei numeri 10. La cifra tecnica non gli manca, la visione di gioco nemmeno. Morata e Ronaldo si scambiano spesso ruolo e posizione in campo durante la partita. Si confondono, si mescolano senza mai pestarsi i piedi con risultati molto incoraggianti. E poco importa se non si distingue più il 10 dal 9.