Dopo mesi turbolenti Allegri ha riacquisito credibilità: a lui il compito di trasformare una stagione da negativa a positiva
GESTIONE – Ne ha viste di tutti i colori durante i primi 4 mesi di stagione, eppure calcisticamente parlando il peggio sembra passato.
Massimiliano Allegri è al comando della guida tecnica della prima squadra e dopo un inizio di stagione che ha visto sfumare il primo obiettivo stagionale, con l’eliminazione in Champions League, in questo momento rappresenta una delle poche certezze.
Dopo il terremoto societario del 28 dicembre con le dimissioni dell’intero CDA bianconero, Max è praticamente l’unico riferimento della guida sportiva con Cherubini che potrebbe presto lasciare il posto ad un nuovo Ds in attesa delle nuove nomine della struttura societaria bianconera attese ormai per la settimana. Eppure il buon vecchio Allegri ne ha viste davvero di cotte e di crude in questa stagione, dopo una campagna acquisti di assoluto livello, gli infortuni ed un inizio di stagione tutt’altro che all’altezza hanno compromesso la campagna europea della Juventus con l’umiliazione di Haifa che rappresenta uno dei punti più bassi della storia recente bianconera. La possibilità di un esonero è stata una minaccia concreta in più frangenti ma Max è riuscito a tenere compatto il gruppo e a far riassumere credibilità ad i giocatori attingendo anche dai giovani che hanno dato una mano ad un gruppo che sembrava scarico mentalmente dopo la serata del Da Luz. Con 6 vitttorie consecutive in campionato, la Juve ha chiuso la prima parte del torneo in zona Champions con un Napoli che ha fatto un campionato a parte ed è distante 10 lunghezze.
Il compito di Allegri sarà quello di cavalcare l’onda positiva di fine ottobre per continuare a rosicchiare punti alle pretendenti Scudetto. Un alibi significativo sono stati gli infortuni che hanno tenuto ai box pezzi pregiati della rosa bianconera come Chiesa, Pogba, Di Maria e Vlahovic. Calciatori importanti dai quali è complicato non prescindere, che potranno dare il loro contributo nella seconda parte di stagione dove la Juve si approccerà anche all’Europa League. Una competizione nella quale potranno trovare spazio gli elementi che sono stati protagonisti nelle prime 21 partite di campionato e potrebbero cedere la maglia ai sopracitati nelle partite più importanti. Il club ha tutte le carte in regola per fare strada anche in Europa League per cambiare l’epilogo di una stagione che potrebbe avere inaspettati risvolti positivi.