Le dichiarazioni dell’ex Roma accendono i riflettori sotto una questione fondamentale per il futuro bianconero
RICOSTRUZIONE – Domani, 1° luglio 2023, sarà una data spartiacque per il futuro della Juventus. L’inizio del calciomercato, che precederà una stagione che già si prospetta di transizione, dovrà consegnare ai bianconeri una rosa che, seppur improntata alla competitività, presenti delle caratteristiche più peculiari in vista di ciò che dovrà affrontare la squadra nei successivi dieci mesi. Senza Champions League (e, sebbene non ancora ufficialmente, senza Europa in generale), la società e Massimiliano Allegri dovranno porre le basi per ricostruire un ciclo che, nei prossimi anni, riporti la Juventus ad alti livelli. C’è una caratteristica di cui c’è assoluto bisogno: il senso di appartenenza. In questo senso, la dichiarazione d’amore fatta nelle ultime ore da Nicolò Zaniolo apre una questione: c’è abbastanza juventinità in questo momento?
SENSO DI APPARTENENZA – L’attaccamento alla maglia, sempre più raro nel calcio dei petrodollari, offre un baluardo importante per ripartire. I bianconeri possono contare su elementi che l’hanno dimostrata negli anni precedenti e, come molti tifosi sanno, per i colori bianconeri questo fattore ha sempre avuto un peso specifico importante. La storia recente della Vecchia Signora è piena di giocatori che, con fatti e/o parole, hanno dimostrato il loro amore verso il club. Qualche nome a caso? Si va dai Claudio Marchisio ai Giorgio Chiellini, passando per i Danilo e Federico Gatti degli ultimi tempi. Uomini, prima che calciatori, che hanno dato prova di avere a cuore non solo i risultati prettamente sportivi, ma tutto il contorno, compreso il rapporto con i tifosi. La juventinità è un sentimento che difficilmente abbandona chi la prova, a dimostrazione del fatto che averne in grandi quantità, all’interno della rosa, provochi soltanto benefici.
SFORZO – La quantità di senso di appartenenza non è mai abbastanza. Ecco perchè la convinzione è quella che la Juventus dovrebbe fare uno sforzo per portare a Torino anche Nicolò Zaniolo, che oltre ad essere un tifoso, è un calciatore che può dare tanto a questa squadra. Nel 3-5-2, modulo che Allegri ha fin qui utilizzato maggiormente, rappresenterebbe un profilo ideale da affiancare alla punta. Ma anche in un ipotetico tridente, insieme a Chiesa e Vlahovic qualora nessuno dei due dovesse essere ceduto, rappresenterebbe un elemento in grado di far fare alla squadra un salto di qualità. Le sue dirompenti caratteristiche fisiche, frenate dagli infortuni al ginocchio, sono l’elemento che potrebbe rappresentare una boccata d’ossigeno per la Juventus, che lo scorso anno ha fatto del contropiede una delle sue armi più letali. Ma, ripetiamo, il fattore principale è che, ai tempi d’oggi, avere in campo un tifoso fa tutta la differenza del mondo. E’ anche per questo che Zaniolo, al di là dei dubbi legittimi legati a comportamenti e condizioni atletiche da parte di tanti tifosi, è un grosso, grossissimo sì. Non resta che attendere le mosse della società: da domani, 1° luglio, inizia un periodo tanto intenso quanto fondamentale per il futuro.