L’intervista di ‘Tuttosport’ all’ex direttore sportivo di Palermo e Cesena
UOMO DI CALCIO – Rino Foschi si definisce un ‘leone in gabbia’ quando si parla di calcio. L’ex ds di Palermo e Cesena è attualmente svincolato, ma il calcio lo mastica da anni, come dimostrano le sue varie scoperte in giro per il mondo. La Juventus affronterà il suo Cesena nel suo primo test targato Massimiliano Allegri e a proposito di Juve, il dirigente ha voluto spendere due parole su due gioielli della vecchia signora ai microfoni di ‘Tuttosport‘: Paulo Dybala e Federico Chiesa:
“Se penso alla ‘Joya’? Mi viene in mente la sua cessione. Zamparini lo adorava, ma fu giusto lasciarlo andare. La Juve fu più decisa: Marotta e Paratici lo volevano a tutti i costi, ma offrivano meno di quanto richiesto da noi. Un giorno ricevo una telefonata da Zamparini: ‘Rino, De Laurentiis ha offerto 20 milioni + Jorginho, che facciamo?’ Alla fine preferimmo incassare soltanto cash: 32 milioni + 8 di bonus. Se mi aspettavo di più da Paulo? É un campione, tra virus ed infortuni non gliene è andata bene una, ma ora tornerà il vero Dybala. Chiesa quasi a Cesena? Fu merito del mio gruppo di lavoro. I ds bravi sono quelli che riescono ad organizzare un valido team di lavoro. Dopo aver visto Federico nelle giovanili della Fiorentina, ero d’accordo col padre per portarlo a Cesena in prestito. Era tutto fatto con Corvino, ma Paulo Sousa lo vide e non lo fece più partire. Federico è ancora meglio del padre, infatti ha già vinto un Europeo e gioca nella Juve.“