Entrambe le squadre avevano programmato un ampio turnover per le rispettive partite di Coppa giocate nella giornata di ieri, ma hanno dovuto fare i conti con avversari che non si sono arresi e che hanno provato fino all’ultimo a passare il turno. Sia Fiorentina che Genoa sono riuscite a chiudere i tempi regolamentari sul pareggio, e per questo, Inter e Juventus, le due contendenti per lo scudetto, sono state costrette a impiegare forze maggiori di quel che ci si aspettava. Sia Ronaldo che Lukaku avrebbero dovuto semplicemente tifare per i loro compagni dalla panchina e invece sono entrati per sbrogliare delle situazioni che stavano diventando complicate: Ronaldo è entrato al minuto 88, anche se poi il goal qualificazione è stato siglato dal baby Rafia all’esordio con la prima squadra, mentre Lukaku, entrato al 70′, evita i calci di rigore nell’ultimo minuto dei supplementari con un gran colpo di testa. Entrambi gli attaccanti hanno giocato più di mezz’ora e non sono i soli a non aver riposato: a Torino sono entrati Danilo e Bonucci e hanno giocato per 60 minuti scarsi, un tempo concesso a Bentancur mentre il suo sostituto Rabiot ha giocato per circa 75 minuti. Partita intera per Morata, Kulusevski e Arthur. Per quanto riguarda l’Inter, non ha riposato De Vrij, subentrato a Skriniar che ha rischiato più volte il secondo giallo, non ha riposato Hakimi, che ha rilevato Young al 70′ e neanche Barella, Brozovic o Vidal, i primi due entrati negli ultimi minuti dei tempi regolamentari, mentre l’ultimo ha giocato fino al 95′. Dunque, nessuno dei due ha potuto sfruttare il turnover previsto e ciò distrugge, da ambo le parti, l’alibi della stanchezza in caso di sconfitta nella partita di domenica sera.
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