Eppur qualcosa si muove. La classifica, intanto e cosa più importante, con timidi segnali di Juventus che cominciano ad intravedersi nel buio di questo inizio di stagione. I bianconeri sconfiggono tre a due una Sampdoria “dura a morire” e portano a casa la seconda vittoria in campionato.
Finalmente passi avanti, dicevamo. Dal punto di vista dell’atteggiamento con un buon primo tempo. Delle occasioni create. Del collettivo. Delle ripartenze meglio concretizzate. Passi avanti negli uomini, con Locatelli finalmente protagonista e un Perin, sorpresa di giornata, che tutto sommato risponde presente alla chiamata di Allegri. La Juventus soffre anche oggi, certo, ma porta a casa il risultato, e non è cosa da poco.
E’ presto per gridare al cielo sereno, così come lo era gridare al fuoco una settimana fa, ma lavorare sui difetti che anche oggi si sono visti – troppi gol presi, una gestione della gara da migliorare, i secondi tempi altalenanti – diventa decisamente più facile vittoria dopo vittoria.
Croce e delizia di giornata è ovviamente Paulo Dybala. Gioia e dolori per l’argentino. Protagonista del vantaggio bianconero, luce della prima parte di gara della Juventus, e poi costretto ad abbandonare il campo per un problema alla coscia da valutare nei prossimi giorni. La sua partita dura appena 21′. Abbastanza da far capire quanto sia fondamentale per la Juventus avere la Joya “dentro” la partita mentalmente. L’infortunio arriva nel momento peggiore. Quando un gol e buone giocate potevano portare ad una svolta. La speranza è che le lacrime dell’argentino alla sua uscita non trovino riscontro in una diagnosi pesante e che possa presto tornare in campo. E’ questa, prima ancora che i gol presi, la vera nota stonata.