E’ un dibattito che dura ormai da anni. Da quando Maurizio Sarri, leggenda vuole, nell’essere congedato da madama Juventus dopo aver vinto un sofferto scudetto disse “Questa squadra è inallenabile”. Il resto è storia. Con Pirlo e la Champions acciuffata con il rotto della cuffia, il ritorno di Allegri con le premesse di ricostruire e un inizio di stagione sin qui particolarmente travagliato.
Diciamolo, negli ultimi anni la Juventus ha fatto poco per smentire Sarri. Dagli errori in dirigenza, alla poca amalgama di squadra con tanti campioni ma poco gruppo. “Nessuna squadra è inallenabile” ha detto Allegri. Toccherà a lui smentire questa credenza e trovare la quadra, partendo proprio dalla sfida contro la Lazio dell’ex comandante.. Non una missione semplice, visto un inizio che vede i bianconeri in pesante ritardo sulle prime della classe.
Manca un attaccante? Il centrocampo è inadeguato? Manca cattiveria? Gioco? Squadra? Per ora, i risultati parlano e dicono che è stato questo, e anche qualcosa in più. Ma è davvero impossibile risalire la china e allenare questa squadra? Creare da un buon gruppo di singoli una squadra che non convinca solo a tratti ma possa essere costante e solida?
“Bisogna stare zitti e fare i fatti”. Questo il messaggio del tecnico livornese. Una ricetta spesso sponsorizzata dall’allenatore bianconero. I dati, però, sino ad ora non sembrano proprio voler sorridere alla Juventus. Non solo per i risultati, ma anche per circostanze non esattamente fortunate che di fatto tra partenze e infortuni non ha certo agevolato.
Contro la Lazio infatti Allegri dovrà ancora una volta fare a meno di Dybala, che nonostante i tentativi della vigilia non ha recuperato dal problema fisico. La Joya è una buona fetta della quota fantasia e pericolosità di questa squadra. Perderlo in una gara delicata come quella contro la Lazio può voler dire sconfitta…o forse, chissà. Proprio questo infatti è il paradosso bianconero. L’arma sulla carta più pericolosa può trasformarsi in una lama a doppio taglio. Il giocatore più forte in un uomo di difficile collocazione. Sono veramente tanti i giocatori che sino a questo momento non hanno confermato con costanza di rendimento il grande talento. Non resta che sperare che la mancanza del talento innato di Dybala compensi in…allenabilità.
Molto, ad ogni modo, sarà sulle spalle di Morata e Chiesa, che dovranno guidare la riscossa bianconera. Napoli e Milan distano 14 punti. Tanti, troppi. Meglio quindi andare per gradi, e pensare a quell’obbiettivo minimo, il quarto posto, che è li ad un passo, a 4 punti. Sulle spalle proprio di quell’Atalanta che sarà il prossimo avversario in campionato dei bianconeri. Intanto la Lazio, poi si vedrà.