Grande partita di sacrificio per il serbo. Così come il portoghese, il numero 7 bianconero non può fare tutto da solo
ECLETTICO – Stando a quanto riferisce l’edizione odierna del “Corriere dello Sport“, Dusan Vlahovic da solo non può fare la differenza. A calcio si gioca in undici e ieri la Juventus sembrava dipendere dal serbo. L’attaccante bianconero ha provato di tutto: di testa, di sinistro, di destro, ma niente da fare. Ha perfino fatto i cross, perché a lui non arrivavano. Tutto ciò solo nei primi 45′. Nei restanti è mancato quell’invenzione che avrebbe fatto sbloccare il match. Con 29 palloni toccati nella ripresa, Vlahovic saluta la Champions League. Dopo il triplice fischio, gli occhi del centravanti juventino fissavano il vuoto, forse consapevoli che nessun calciatore può esser un’isola. Perché Dusan, cosi come Cristiano Ronaldo, non può fare la differenza giocando da solo.