Subentrato nella ripresa al posto di Bernardeschi per lo svedese è arrivata la gioia del gol, che ha cambiato le sorti di quella che sembrava essere l’ennesima prestazione anonima.
SODDISFAZIONE – Il 20 ottobre rimarrà per sempre una data importante nella vita di Dejan Kulusevski: la data del primo gol in Champions League. L’esultanza è arrivata al minuto 86’ di una partita dura, durissima. Lo Zenit è stato capace di annullare la Juventus per quasi tutta la partita: l’unico acuto (oltre a quello vincente) è stato un inserimento di Mckennie su assist di Morata, neutralizzato dal portiere Kritsyuk. In casa bianconera – come riporta Fabiana Della Valle nel suo articolo per la Gazzetta dello Sport – ha pesato sicuramente l’assenza di Paulo Dybala, il giocatore di maggior talento, in grado di decidere le sfide complicate come quella della Gazprom Arena. Nonostante tutto per i ragazzi di Allegri è arrivato un successo importantissimo, che sa di qualificazione. Sei vittorie di fila, di cui quattro per 1-0, sintomo di una fiducia del gruppo ritrovata e di un processo di crescita ormai ben avviato. La solidità difensiva è ciò che più di tutto testimonia il passo in avanti fatto dalla squadra. Le incertezze iniziali sono ormai soltanto un brutto ricordo, l’attualità parla d’altro. A proposito: domenica sera ci sarà il derby d’Italia, la vera prova del nove.