Le dure parole dell’ex Presidente della Corte di Appello della Figc e del Consiglio di Stato.
DICHIARAZIONI – Il Giudice Santoro, ex Presidente della Corta di Appello della Figc e del Consiglio di Stato, analizza sulle colonne di Tuttosport le motivazioni della sentenza sulle plusvalenze Juventus. Di seguito le parole dell’esperto in materia di giustizia sportiva:
“Le motivazioni della sentenza della Corte d’Appello federale hanno accresciuto i dubbi che già avevo sollevato in precedenza sulla legittimità della revocazione: per giustificare la riapertura del processo devono sopraggiungere dei fatti nuovi che i giudici hanno individuato nelle intercettazioni telefoniche trasmesse dalla Procura di Torino. In primo luogo le intercettazioni non sono utilizzabili per provare illeciti contabili: nella fattispecie, i giudici considerano le plusvalenze, con valori artificiosi dati ai giocatori, degli illeciti contabili con cui la Juventus avrebbe falsato i bilanci. Per provare un illecito contabile serve una consulenza tecnica, che io non ho visto leggendo le pagine delle motivazioni, perché i giudici non hanno la competenza in materia: la mancanza di competenza tecnica ha anche impedito agli imputati il diritto della difesa. E poi c’è un secondo aspetto sulle intercettazioni: non sono ammissibili sia nella prima fase revocazione, quella rescindente, che chiede l’annullamento del provvedimento impugnato, come ho spiegato prima, ma anche nella seconda fase, quella rescissoria, in cui viene emesso un nuovo provvedimento destinato a sostituirsi al primo. Le intercettazioni a sacco d’ossa, come vengono chiamate in gergo, cioè senza commento, senza una qualificazione giuridica, sono una semplice sbobinatura di discorsi. Trarre da questa una conclusione di imputabilità non è ammesso. Non ci sono fatti nuovi, ma avrebbero dovuto aprire un nuovo deferimento e procedere con un nuovo processo. Sono 14 mila pagine di intercettazioni: complimenti ai due giudici che nell’arco di poche settimane sono riusciti a leggerle tutte. Penso che la Juventus possa chiedere l’annullamento perché non c’erano i termini per la riapertura del processo”.