I voti dei giocatori bianconeri
SZCZESNY 6: Mai realmente impensierito dalla Lazio, la difesa lo protegge come fosse un forziere preziosissimo. Lui si gode il match da posizione privilegiata. SPETTATORE.
DANILO S.V. Dal 15esimo KULUSEVSKI 5,5: Sacrificio e dedizione è ciò che richiede la partita, ma un attaccante deve essere molto più lucido quando si ha l’occasione. Impacciato con la palla al piede, ma rimedia fornendo supporto a Cuadrado quando c’é da coprire. IMPRECISO, MA VOLENTEROSO.
DE LIGT 7: Ennesima prestazione da leader dell’olandese che con Bonucci ha creato la giusta alchimia per mettere il semaforo rosso di fronte alla Lazio. Nonostante Milinkovic Savic sia un giocatore pericolosissimo sulle palle alte, in area i palloni alti sono tutti suoi. ORANGE ENFORCER.
BONUCCI 7,5: Capitan Chiellini non c’é e allora tocca a lui comandare. Non se lo fa ripetere due volte e sfodera una delle sue migliori partite. Alza il muro assieme a De Ligt, trasforma in modo glaciale entrambi i rigori concessi e regge l’urto degli sterili attacchi della Lazio. IMPONENTE.
LU. PELLEGRINI 6: Dei clienti come Felipe Anderson, Lazzari e Pedro metterebbero sotto pressione chiunque, ma il buon Luca resta basso e riesce a contenere tutti con l’aiuto di Rabiot. Non vuole strafare, visto anche l’avversario di fronte e regge l’impatto con l’avversario. Poca classe, ma tanta applicazione alla causa, nella vittoria di oggi c’é anche il suo piccolo contributo. OPERAIO.
CUADRADO 6: Il meno lucido della retroguardia. Comprensibile, vista la trasferta oltreoceano per le nazionali di pochi giorni fa. Qualche errore in appoggio potevano costare caro, ma il bunker oggi è ben amministrato dai difensori. Qualche buono spunto, ma nulla più, per oggi va bene così. FORTUNATO.
MCKENNIE 6,5: Nel centrocampo muscolare della Juve, lui è quello che ci mette più corpo di tutti. Corre, lotta, riparte in progressione e attacca l’area di rigore nei contropiedi bianconeri. La diga della ‘vecchia signora’ ha tinte a stelle e strisce, Allegri se lo coccola e non ci rinuncia più. TEXAN WALL.
LOCATELLI 6,5: Metronomo puro del centrocampo bianconero. Ottimo nelle due fasi, continue aperture sulla corsia a cercare Kulusevski e dare ampiezza e respiro alla manovra. La cabina di regia è sua, anche se a dirigere i personaggi ci pensa Allegri. É dall’ex Sassuolo che l’allenatore può costruire la nuova trama targata ‘Juventus’. REGISTA PURO. Dal 90esimo. BENTANCUR S.V.
RABIOT 7: Quest’oggi serve saper soffrire ed il francese sa di dover dare il suo apporto in fase difensiva. Tanta abnegazione e attenzione in non possesso, sempre puntuale a sporcare le azioni biancocelesti e a far ripartire i suoi. SACRIFICATO.
CHIESA 6,5: Partita a sprazzi quella di Federico che resta comunque un fattore per la difesa laziale quando riparte palla al piede. Bravissimo a restare largo e ripartire con la sua solita gamba all’81esimo, ottimo dribbling su Reina e abile a guadagnare il rigore del 2-0. Gli è mancato il gol. FRECCIA.
MORATA 5,5: Le fatiche della nazionale si fanno sentire per l’attaccante spagnolo. Bravo e fortunato a guadagnare il rigore che vale l’1-0, ma sciupa il raddoppio in chiusura di primo tempo. Poca lucidità nei ribaltamenti di fronte, poca brillantezza dal punto di vista fisico. RIMANDATO. Dal 75esimo KEAN 6,5: Il suo ingresso dà un’altra verve alla manovra offensiva della Juventus. Tante belle giocate a far aprire i ribaltamenti di fronte bianconeri, ha anche una grande palla gol, ma Reina non gli concede la gioia della segnatura. MEGLIO DI MORATA.
ALLEGRI 7: Nel primo tempo la Juve trova l’episodio per sbloccarla e per poco non raddoppia con Morata. La squadra difende tutta insieme il vantaggio, ma soprattutto non concede alcuna giocata alle grandi individualità della Lazio. La ripartenza in occasione del rigore del 2-0 è l’esatta definizione del ‘corto muso’. Partita a scacchi perfetta per il tecnico livornese. STRATEGA.