SZCZESNY 6: Praticamente inoperoso per tutta la durata del match, ad eccezione del gol siglato da Zapata. Impossibile dare un voto diverso al portiere polacco vista la partita. 6 POLITICO.
CUADRADO 6: La catena di destra funziona, almeno difensivamente parlando. Prova a spingere e sfondare per trovare il guizzo del pareggio, ma l’imprecisione dei centrocampisti e degli attaccanti bianconeri non gli permette di ottenere quantomeno un +1 al fantacalcio. DILIGENTE.
BONUCCI 6: Molto più sicuro rispetto al suo compagno di reparto. Si permette il lusso di eludere la pressione di Zapata con un tacco, nonostante fosse rivolto verso la porta di Szczesny. Amministra la difesa come può, anche se sul gol del vantaggio nerazzurro ha la sua percentuale di colpa per non aver chiuso Zapata. Fa a sportellate per il resto del secondo tempo con un cliente scomodo come Zapata: ne uscirebbe vincitore se Morata non avesse perso quel pallone in occasione dell’1-0 bergamasco. NOTA POSITIVA.
DE LIGT 5: Due retropassaggi sbagliati rischiano di costare caro alla Juventus. Per completare l’opera si addormenta sul filtrante di Djimsiti e tiene in gioco Duvan Zapata per il vantaggio della Dea. Le buone prestazioni delle ultime gare di campionato sono state spazzate via dalla non irreprensibile prova odierna. FUORI FASE.
ALEX SANDRO 5: Pressoché nulla la fase di spinta del brasiliano, in fase difensiva viene messo in apprensione dalle sortite di Zappacosta e la collaborazione del centrocampo bergamasco. Molti palloni persi in zone pericolose, gli incubi di Stamford Bridge non sembrano essere passati. TERRORIZZATO.
CHIESA 5: Continua il periodo non brillante dell’ex Fiorentina. Ha una ghiotta opportunità nella sua specialità, ovvero campo aperto verso Musso, ma non affonda deciso e il recupero fondamentale di Toloi non gli permette di sbloccare il suo periodo no. Prova a trovare degli spazi per esaltarsi, ma l’Atalanta lo ha studiato per bene e lo ha reso inoffensivo. Viene sostituito dopo solo 45 minuti a causa di un problema fisico. PIOVE SUL BAGNATO. Dal 46esimo BERNARDESCHI 5,5: Più volenteroso di Chiesa sicuramente, ci prova da fuori con la sua giocata classica, ovvero il rientro sul sinistro e il tiro sul primo palo, ma non va nemmeno vicino al gol. Per il resto è confusionario nei tentativi offensivi, non dà quella verve necessaria ad una squadra che cerca il gol del pareggio. INCONCLUDENTE.
MCKENNIE 6: Solita prova di generosità e abnegazione del centrocampista americano. Aiuta Cuadrado nel fronteggiare le avanzate di Maehle e si spinge in area quando bisogna attaccare. Poca lucidità a tu per tu con Musso dopo un filtrante illuminante di Bonucci: monumentale il recupero di Djimsiti. Ultimo highlight della sua partita, poi si fa male e viene sostituito. Dal 64esimo KEAN 5,5: Difficile entrare e fare la differenza in partite come queste e infatti il suo ingresso non apporta nulla alla poca mole offensiva della Juventus. ARIDO.
LOCATELLI 5,5: In una squadra con poche idee e poca fluidità, lui ha il compito di dover creare luce in un’oscurità generale di collettivo. Obiettivo fallito per quest’oggi, ma offre comunque una prova di sacrificio in fase di non possesso. Contribuisce anche lui all’aridità offensiva dei nerazzurri, ma la squadra di Gasperini ha comunque trovato il gol nell’unica occasione disponibile. VOLENTEROSO.
RABIOT 6: Discreta prova del centrocampista francese. Prova macchiata da un cartellino giallo ingiusto, vista la sua entrata sul pallone che ha travolto Zapata. Ci prova da fuori con un bel tiro, Musso si esalta e gli nega la gioia del gol. Non è il Rabiot visto contro la Lazio, ma rispetto al Chelsea è decisamente un upgrade. PROMOSSO.
MORATA 5: I compagni dalle retrovie lo cercano molto, lui prova a fare da collante tra i reparti scendendo fino a metà campo per appoggiarsi sui centrocampisti e far salire la squadra. Risultato? Appoggio regalato a Djimsiti, palla filtrante dell’albanese per Zapata e 1-0 Atalanta. L’intesa con Dybala non decolla e anche lui al pari di Chiesa non riesce a sbloccarsi, restando a secco assieme alla squadra. La buona volontà non gli manca mai, ma non basta essere volenterosi per far male ad una squadra come quella di Gasperini. SI APPLICA, MA NIENTE. Dal 85esimo KAIO JORGE S.V.
DYBALA 5,5: Ha il compito di alzare il tasso tecnico globale e di inventare trame di gioco, nonostante di ruolo faccia la punta. Una punta che si rispetti deve segnare, mentre lui sotto porta non riesce ad avere il killer instinct per fare male a Musso: costringerlo a giocare 40 metri dietro il suo raggio d’azione non lo aiuta. La fortuna non lo assiste sulla punizione negli ultimi minuti, la traversa gli nega un gol pesantissimo per la classifica e per il morale. SACRIFICATO.
ALLEGRI 5: C’è stato il giusto atteggiamento dopo il gol preso, infatti la squadra ha provato a spingere alla ricerca del pareggio, concedendo le briciole all’avversario. Tuttavia, la fluidità dei passaggi e la pulizia della manovra è venuta meno. Quest’oggi non sembra ci sia stata la mano di Allegri sulla partita, anche gli ingressi dalla panchina non hanno dato particolari scossoni al match. DECISIVO, IN NEGATIVO.