SZCZESNY 6: Mai impegnato per tutta la durata del match. Sul palo colpito da Ranieri non avrebbe potuto nulla. 6 POLITICO.
CUADRADO 6,5: Da una sua punizione magistrale arriva il gol del raddoppio firmato da Chiellini. Purtroppo, la rete del difensore bianconero viene annullata, ma la giocata del colombiano resta. Ad inizio ripresa ci prova con un velenoso tiro dalla distanza e dalla sua fascia nascono le occasioni più pericolose. FUNAMBOLICO.
DE LIGT 6,5: Nei minuti iniziali della partita si lascia anticipare da Simy nell’unica azione pericolosa della Salernitana in tutto il primo tempo. Dà vita ad una vera e propria lotta vichinga prima con l’attaccante nigeriano e poi con il gigante Djuric. Nonostante qualche incertezza torna ad offrire una prestazione convincente e rocciosa. MURAGLIA OLANDESE.
CHIELLINI 6,5: Torna in campo e mette la firma, ma l’arbitro cancella il suo nome dal tabellino. Re Giorgio, però, il segno lo lascia ugualmente e si riprende il suo posto sul trono della difesa bianconera. CUORE IMPAVIDO.
PELLEGRINI 5,5: Perde qualche banale pallone di troppo nel primo tempo. Per il resto spinge molto sulla sua fascia, ma il ragazzo può dare molto di più, soprattutto in fase difensiva. Dal 66’ ALEX SANDRO 6: Entra a partita in corso e offre il suo contributo con professionalità e qualità. Concentrato e attento. UTILE.
BERNARDESCHI 6,5: Un primo tempo giocato nell’ombra, ma nella ripresa è lui ad offrire a Morata l’assist che porta al gol del 2 a 0. La sua presenza si sente e si vede, ma deve uscire un po’ di più allo scoperto. INTERMITTENTE. Dal 71’ RABIOT 6: Entra in punta di piedi e si limita a consegnare al professore il compitino. ORDINATO.
LOCATELLI 6,5: Se tutte le strade portano a Roma, tutti i palloni passano per Locatelli. L’ex Sassuolo non si nasconde e quando c’è bisogno di prendersi la responsabilità di anovrare l’azione bianconera non si tira mai indietro. Un faro che torna ad illuminare la rotta. DOMINANTE.
BENTANCUR 6: Partita di rabbia e grinta che lascia dei riscontri positivi. Non la migliore prestazione in maglia bianconera, ma sicuramente una prova dal quale poter ripartire e, si spera, migliorare. SPERANZA.
KULUSEVSKI 6,5: Corre, dribbla, calcia in porta e chiude splendidamente il triangolo che porta al gol di Dybala. Un primo tempo alla Chiesa. Nella ripresa continua sulla falsa riga del primo e, insieme a Cuadrado, porta scompiglio sulla fascia sinistra della Salernitana. ZANZARA. Dal 93′ SOULE‘ S.V.
DYBALA 6,5: Già dai primi minuti del match si intuisce che si tratta della sua serata. I primi due tiri della partita provengono dal suo mancino e dopo venti minuti dall’inizio il suo piede si trasforma in una stecca da biliardo: colpo secco dal limite e palla in buca d’angolo. Nella ripresa tanta qualità e giocate da vero numero dieci. Sul finale si lascia ipnotizzare da Belec e fallisce il rigore del 3 a 0. Sfortunato, ma la Juve ha bisogno di questo Dybala. CECCHINO A META’.
KEAN 5,5: Annulla di fatto il gol di Chiellini, facendosi pescare in fuorigioco sulla punizione battuta da Cuadrado. Allegri lo manda in campo dal primo minuto e lui prova a non far rimpiangere il suo tecnico. Lotta e corre, ma la maledizione del centravanti colpisce anche lui. Tanta volontà ma zero gol. COMBATTIVO. Dal 66’ MORATA 7: Entra e al primo pallone toccato spinge con astuzia e killer instinct la sfera sotto le gambe di Belec. Gol ritrovato ed enorme mole di pressione eliminata. Nei minuti finali del match si procura anche il rigore, fallito da Dybala. Alvaro da segnali di vita e l’attacco della Juventus torna a respirare. EURECA.
ALLEGRI 6,5: Ha ritrovato la vittoria, e questa è la cosa che conta. Ha ritrovato Morata e i gol dei suoi attaccanti, e anche questa è una bellissima notizia. Ora però, Max deve dare continuità a questo liberatorio e fondamentale successo. La sua bravura è stata quella di aver tenuto i suoi ragazzi concentrati sulla partita e sul calcio giocato, lasciando in disparte le vicende societarie e non dando eccessivo peso alle dure sconfitte contro Chelsea e Atalanta. Nota negativa? Queste partite si devono chiudere prima. SAGGIO.