PERIN 6,5: Non perfetto nel primo tiro in porta della Fiorentina, ovvero il gol di Kouamé, infatti non copre bene il primo palo e il pallone termina in rete proprio da quella parte. La sua prestazione viene riscattata pienamente con il tocco sul rigore di Jovic che spinge il pallone sul palo e salva la Juve dall’ecatombe del primo tempo. Si esalta nel finale dopo una botta terribile di Amrabat con una parata spettacolare. SALVATORE.
CUADRADO 5,5: Nel primo tempo parte bene crossando per il tiro smorzato di Kostic che porta al gol di Milik. Per il resto della prima frazione deve usare il mestiere per frenare un fumoso Sottil, rischiando in particolare in un’occasione con uno spalla a spalla fin troppo energico. Entra De Sciglio nel secondo tempo per passare da terzino a esterno d’attacco, ma la squadra non riesce ad innescarlo. SPRECATO. Dal 64esimo MIRETTI:
DANILO 7: Il tuttofare della difesa bianconera è il solito baluardo quando gioca da difensore centrale: fornisce grande sicurezza al reparto assieme al connazionale Bremer, riuscendo a svettare su ogni pallone e chiudendo gli spazi. Spende un giallo in modo intelligente, evitando una ripartenza potenzialmente sanguinosa e resta in campo nonostante una torsione innaturale della caviglia. STOICO.
BREMER 6,5: La coppia brasiliana al centro della difesa funziona e per quanto riguarda il gol subito sulla ripartenza da corner a favore non può essere colpevole. Abbassa il telepass alle sgasate viola, sparacchiando via e randellando qua e là quando ce n’è bisogno. Sempre in posizione e mai saltato, semplicemente il numero 3 della Juventus. HIGHLANDER.
ALEX SANDRO 5: Kouamé e Dodò lo fanno ammattire e il connazionale lo costringe al cartellino giallo già nel primo tempo. La viola attacca spesso dal lato opposto, ma il gol arriva proprio dal suo lato, da calcio d’angolo a favore, anche se le colpe in quell’occasione non sono da addossare a lui. SBANDATO. Dal 77esimo BONUCCI: S.V.
MCKENNIE 5,5: Allegri gli chiede di alzare la sua posizione quando Di Marìa viene incontro a prendersi il pallone. Lui esegue, ma con tanta imprecisione e poca presenza all’interno della partita. Serviva sostanza in questa partita e lui non l’ha data. AVULSO.
LOCATELLI 5: La presenza di Paredes lo svincola dai compiti di impostazione per permettergli gli inserimenti offensivi, suo marchio di fabbrica. Tuttavia, oltre all’imprecisione nei passaggi, non riesce ad alzarsi come vorrebbe e si prende il solito giallo per un fallo brutto ai danni di Maleh. GATTA FRETTOLOSA.
PAREDES 5,5 : Nel primo tempo è bravo a raddoppiare costantemente sulle sortite offensive di Sottil ed è sempre al posto giusto per far ripartire l’azione bianconera. Prestazione macchiata dal tocco di braccio ingenuo in area di rigore che porta al penalty, poi sbagliato da Jovic. Nel secondo tempo il ritmo della Juve è inspiegabilmente lento, l’argentino non riesce ad imprimere la velocità necessaria. RIMANDATO. Dall’82esimo FAGIOLI: S.V.
DI MARIA 5: Prestazione impalpabile dell’argentino che non riesce a mettere in mostra le sue enormi qualità. Bravo Sottil a costringerlo a sacrificarlo in fase difensiva per tenerlo più lontano possibile dalla porta, liscia il pallone che innesca l’esterno viola . Allegri lo tira fuori dopo il primo tempo in ottica PSG, ma la sua partita non è per nulla sufficiente. INSOLITO. Dal 46esimo DE SCIGLIO 6: Non ha la possibilità di provare sortite offensive, visto l’atteggiamento timido e passivo della squadra. Riesce a tenere con ordine e non va in apnea sulle avanzate di Biraghi e Sottil, aiutato dai due centrali di difesa e da McKennie. COPERTO.
MILIK 6,5: L’ariete del gioco bianconero inizia nel migliore dei modi, appoggiando il pallone non si sa quanto volontario di Kostic per l’1-0 Juve. Riesce a far salire la squadra con giocate di qualità e dimostra una condizione fisica invidiabile, ma la squadra abbassa il baricentro con il tempo e ne risente tremendamente: non riesce a difendere i palloni e a smuovere l’immobilismo bianconero, finendo per uscire dalla partita. PENALIZZATO.
KOSTIC 6: Il duello con Dodò è interessante e inizia bene con l’assist (più o meno fortunato) a Milik per il vantaggio, poi col tempo sale in cattedra la Fiorentina e il serbo perde la sua efficacia, spegnendosi col tempo. DISSOLVENZA. Dal 64esimo KEAN 5,5: Difficile entrare a partita in corso in gare del genere, soprattutto se il tuo allenatore ti costringe a fare l’esterno basso di difesa, mentre tu sei una seconda punta. Prova, seppur in modo affannoso a svolgere il compito chiesto, ma non nella maniera ottimale. SFAVORITO.
ALLEGRI 5: La squadra denota una timidezza e una mancanza di spirito di iniziativa preoccupante. Dopo il vantaggio iniziale di Milik, la squadra non tira più in porta per tutti i restanti minuti di gioco e soffre la pressione costante della Fiorentina. Possesso consegnato agli avversari, la baracca regge soltanto grazie ai monumentali Danilo e Bremer e alla parata di Perin sul rigore di Jovic. Una squadra con queste qualità non può giocare in questo modo. BASTA CORTO MUSO.
MA QUALCUNO BEVE ?? COME SI FA A COLPEVOLIZZARE PERIN IL VIOLA GLI E’ ARRIVATO DAVANTI DA SOLO E POTEVA TIRARE DOVE VOLEVA IO ME LA SONO RIGUARDATA ED I MIRACOLI SONO POCHI ELETTI AUTORIZZATI A COMPIERLI