SZCZESNY 4: si lascia sorprendere dal tiro centrale di Laurientè. Si riscatta poco più tardi con un grande intervento sul colpo di testa di Tressoldi, ma nel finale respinge male la conclusione di Laurienté che consente a Pinamonti di riportare in vantaggio i neroverdi. Complice del clamoroso autogol di Gatti che chiude il match sul 4-2.
GATTI 4: Nel primo tempo, sbaglia un semplice passaggio in uscita che permette al Sassuolo di dare vita ad una ripartenza letale culminata con il gol del 2-1 firmato da Berardi. Commette un grave errore nei minuti finali regalando al Sassuolo la rete del definitivo 4-2.
BREMER 5: controlla molto bene Pinamonti. Soffre, come il resto dei suoi compagni di reparto, la rapidità di idee e azione di Berardi. Subisce anche un brutto fallo da parte del dieci neroverde che il direttore di gara non punisce con il cartellino rosso.
DANILO 5: (ammonito): in costante sofferenza a causa della brillantezza mostrata dagli avanti avversari. Alterna ottimi interventi difensivi a disattenzioni da matita blu.
MCKENNIE 6: scatta e si inserisce con continuità. Sua la pressione che costringe Vina all’intervento scomposto che regala il pareggio ai bianconeri. Nella ripresa scende di ritmo. WEAH 5,5: si fa vedere poco in fase offensiva.
MIRETTI 5: la pressione avversaria lo costringe a restare recluso nella propria metà campo. Ad inizio ripresa lascia il posto a Fagioli. in mostra. FAGIOLI 6,5: entra in campo con grinta e concentrazione. Suo l’assist per il gol di Chiesa che vale il pareggio.
LOCATELLI 5: fatica a gestire la rapidità dei centrocampisti avversari. Tenta incursioni offensive che, però, si risolvono senza un nulla di fatto. MILIK S.V.
RABIOT 4,5 (ammonito): giornata da dimenticare per il centrocampista francese: lento, troppo aggressivo e impreciso in fase di costruzione.
KOSTIC 4,5: ad inizio partita si mette in mostra con alcune interessanti sgaloppate sulla sua fascia d’appartenenza. Con il trascorrere dei minuti, però, perde il guizzo ed esce dal match. ILING JUNIOR 6: entra subito in partita. In fase offensiva si vede poco, ma si rende autore di un’ottima chiusura difensiva.
CHIESA 7: il gol del pareggio bianconero nasce da un suo tagliente cross che costringe Vina all’autogol. Nella prima parte della ripresa fatica ad accendersi, ma nel finale trova il gol del pareggio con un secco destro dal limite che non lascia scampo a Cragno.
VLAHOVIC 5: non riceve molti palloni giocabili, ma quando ha l’occasione giusta si divora una rete facile facile. Lotta come suo solito, ma a questa Juve servono i suoi gol. KEAN S.V.