Il capodanno chiude, sulla carta, un 2020 negativo e tormentato, dato che l’anno nuovo riparte condizionato dalle ferite inflisse dal suo predecessore; alcune che guariranno altre, invece, che lasceranno il segno. Come è giusto e razionale che sia, si raccoglie quel poco di buono rimasto, imparando dagli errori, alzando la testa e ripartendo. La Juventus lo farà questa sera, contro l’Udinese all’Allianz Stadium (ore 20.45).
Il mese di gennaio sarà denso di appuntamenti e competizioni, e la preparazione, logicamente, si farà più intensa; la Juve si è ritrovata ieri pomeriggio al Training Center, per una vigilia dedicata alla tattica. Buone notizie dall’infermeria, con Arthur disponibile per la gara di stasera, Demiral che ha superato i problemi fisici e Chiellini ormai in gruppo. Squadra dunque al completo per la prima del 2021, se non fosse per il “caso Rabiot” (leggi qui).
La squadra allenata da Luca Gotti è dodicesima con 15 punti (4 vittorie, 3 pareggi e 6 sconfitte in 13 gare) ed una partita in meno, proprio come la Juve, ma da recuperare contro l’Atalanta. Dopo sei risultati utili positivi, i friulani sono reduci dalla sconfitta per 2-0 subita in casa contro il Benevento. Ci sarà da stare attenti dato che, lontano dalla Dacia Arena, l’Udinese ha già vinto in quel di Torino contro i cugini granata e a Roma contro la Lazio. Occhi di riguardo anche per gli ex di turno, Roberto Pereyra e Rolando Mandragora, soprattutto al primo che in bianconero ha totalizzato 68 presenze, 6 reti e ha vinto due Scudetti, due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana.
Ad ogni modo, Pirlo e la sua Juve devono sin da stasera iniziare a ricucire le ferite e tessere una trama degna di questa stagione. Un copione definito, una parte concreta. Il tecnico è stato trasparente in conferenza stampa, la pausa è servita a guardarsi negli occhi e domandarsi una volta per tutte quale sia la volontà generale. Così, per dare finalmente una risposta e inaugurare il nuovo anno, Pirlo si affida al solito e fenomenale Szczesny, dopodiché dovrebbe essere difesa a quattro con Danilo, De Ligt, Bonucci e Alex Sandro, in mezzo al campo la coppia Bentancur-McKennie con Chiesa e Ramsey sugli esterni, davanti il duo offensivo più affidabile visto finora: Morata-Cristiano Ronaldo.