Le parole del doppio ex della sfida del Gewiss
INTERVISTA – Cresciuto nel prosperoso vivaio bergamasco ma affermato calcisticamente e umanamente alla Juventus, Alessio Tacchinardi ha il cuore diviso a metà fra il nerazzurro e il bianconero. L’ex centrocampista cremasco, ora allenatore ha parlato della sfida in programma a Bergamo tra le sue due ex squadre, nell’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport.
Ecco le parole dell’ex centrocampista bianconero:
“La nuova Atalanta di Gasperini non mi stupisce, parliamo di una grande società e di un allenatore fantastico. Non mi sorprende nemmeno la partenza della Juventus: peggio dello scorso anno non si poteva fare. Allegri ha fame di rivincita e il peso di Giuntoli si sente”.
Ricordi di un Atalanta-Juve del passato –
“Quella del 1994, avevo 18 anni e giocavo nell’Atalanta. Disputammo una gran partita poi tra l’81^ e l’84^ Roby Baggio fece una doppietta. Quel giorno ho capito che esisteva il calcio di tutti e quello di Baggio”.
Il peso delle assenze di Scamacca e Vlahovic –
“Il Vlahovic di questo inizio di stagione sposta gli equilibri per cui ci perde di più la Juve. Ma Allegri ha Chiesa che è pronto per caricarsi la squadra sulle spalle: non mi sembra patisca le pressioni. Federico ha bisogno di un riferimento per esaltarsi: senza Vlahovic e Milik tocca a Kean dargli una mano. Però è tutta la Juve che dovrà dimostrare di che pasta è fatta. Se i bianconeri si sporcano le mani e superano due ostacoli come Atalanta e Torino lanciano un bel segnale al campionato. Sono convinto che Reggio Emilia sia un’incidente di percorso, la vera Juve è quella con il sangue negli occhi del primo tempo di Udine. Dovrà giocare cosi’ anche contro l’Atalanta, ancora imbattuta in casa”.
Sulle dichiarazioni di Pioli che vede la Juve favorita per lo Scudetto –
“Pioli mi è sembrato sincero, io la penso come lui. Senza coppe, soprattutto se le italiane dovessero superare i gironi, la Juventus in Primavera potrebbe avere vantaggi per lo sprint finale. L’Inter è forte in difesa e a centrocampo ma in attacco si è indebolita rispetto allo scorso anno: è Lautaro-dipendente. Il Milan è un’ottima squadra però non superiore alla Juventus. Il Napoli ha perso l’Osimhen della difesa, Kim e dipende molto da Victor: i campioni possono esaltare una squadra o destabilizzarla. Vedremo”
Sulla rinascita di De Ketelaere con Gasperini –
“Giocare nelle big con il massimo rispetto per le altre è un’altra cosa. Non credo che Pioli fosse pazzo, probabilmente De Ketelaere aveva bisogno di un ambiente diverso, come quello dell’Atalanta, dove sei più protetto. Mi auguro che grazie al Gasp il belga diventi un fenomeno, ma per me non lo è ancora. Io ho un debole per Koopmeiners: centrocampista solido, duttile e che segna in diversi modi. E’ perfetto per Gasperini, ma lo sarebbe anche per Allegri. Adesso sento parlare di Hojberg per la Juve: il danese per la mediana e Berardi per l’attacco sarebbero rinforzi da Scudetto”.