La Juventus trova tre punti agevoli tra le mura amiche dell’Allianz Stadium contro il Genoa di Andriy Shevchenko. Una vittoria da record per Massimiliano Allegri…
Il caso plusvalenze che attanaglia la Juventus da ormai più di una settimana non sembra aver avuto incidenza sul morale dei ragazzi in questa serata: i bianconeri hanno battuto per 2-0 il Genoa senza troppi affanni.
Una partita indirizzata in apertura di primo tempo dalla perla di Juan Cuadrado che, da calcio d’angolo, riesce a trovare direttamente la porta sul secondo palo con una traiettoria clamorosa. Un gol probabilmente storico: mai visti due gol direttamente da calcio d’angolo nello stesso turno di Serie A. In seguito al gol, inizia ufficialmente il tiro a segno di ‘Madama’ che deve fare i conti con un Salvatore Sirigu semplicemente monumentale. Nel primo tempo riesce a disinnescare il colpo di testa ravvicinato di De Ligt e il successivo tap-in di Morata, per poi ripetersi sull’attaccante spagnolo nell’ultimo secondo della prima frazione: un rigore in movimento neutralizzato dal portiere sardo.
Nella ripresa il monologo non cambia, con il Genoa che non ci prova nemmeno per sbaglio a creare i presupposti per attaccare la porta di Szczesny e la costanza delle azioni da rete bianconere prosegue a ritmo sfrenato. Morata viene battuto ancora una volta nel duello personale con Sirigu, Cambiaso deve immolarsi sul rimorchio di Cuadrado e il portiere del ‘Grifone’ deve fare gli straordinari anche su Dybala. Il conto delle parate sarà di 11 interventi, determinanti per mantenere i rossoblu in partita fino al minuto 81′, il minuto della ‘Joya’: pallone di Bernardeschi in profondità per l’arrivo di Dybala che scarica il sinistro in diagonale in fondo alla rete. 2-0 e partita chiusa.
Una vittoria dal sapore speciale per Massimiliano Allegri che vince la sua 150esima partita in Serie A da allenatore della Juventus. Quest’oggi pochissimo da rimproverare sul piano dell’atteggiamento, perché la squadra ha dimostrato di saper giocare a calcio. Pressing costante per tutti i 90 minuti sul misero 30% di possesso palla raccolto dagli 11 di Shevchenko, giocate a memoria di chi è consapevole dei propri mezzi e tante occasioni create. L’unica pecca è quella di aver totalizzato soltanto due marcature in 27 tiri, di cui 12 nello specchio della porta. Si avvicina la fine dell’anno e ci si deve interrogare sui buoni propositi per l’anno nuovo. Uno di questi, ridurre gli sprechi. Avanti così.