PARMA-JUVENTUS- E’ evidente e più che mai conclamato il miglioramento bianconero. Il mezzo passo falso contro l’Atalanta sembra già un lontano ricordo. A certificare l’avanzamento del progetto di Pirlo c’è sia il risultato, la prestazione ed anche i dati.
I numeri del match evidenziano un approccio ben diverso delle ultime uscite bianconere, fatto di aggressione alta, continuità nelle manovre offensive, quasi maniacale nei confronti dell’avversario.
I NUMERI- Il possesso palla è stato abbondantemente nelle mani bianconere, figlio anche dell’attitudine del Parma a difendersi e ripartire in contropiede, 63%. Quel ‘dominare le partite’ dichiarato da Pirlo nel post partita è più che mai azzeccato.
Se la Juventus tiene in mano la matassa del gioco, i giocatori di qualità fanno il resto. Poche chance, se non in contropiede, per le avversarie costrette a contenere più che a giocare.
Le conclusioni saranno 12 di cui 7 in porta (4 in rete). Con 12 punizioni battute e 9 calci d’angolo. In aggiunta vanno considerate anche le manovre offensive, poi sfumate per errori sull’ultimo passaggio.
Una Juventus offensiva. Nulla di più. Apportare ben 12 conclusioni, di cui quattro finiscono in rete, ed almeno 2/3 occasionissime, è sintomo di fame agonistica ed anche un po’ di cinismo, elemento mancante in molte gare precedenti.
Passaggi completati sono 615, con 142 attacchi di cui almeno un 70/75 pericolosi. Il primo dato evidenzia il controllo sul match (il Parma ne fa appena 341), mentre gli attacchi è interessante il rapporto tra i due numeri.
Esattamente, numero più numero meno, il 50% delle volte che la Juve si è mostrata in avanti ha rischiato di fare male al Parma. Ciò vuol dire che nel corso del match gli uomini di Pirlo hanno provato molte volte, migliorando sempre di più la strategia offensiva per evitare il pacchetto arretrato e la tattica ducale, riuscendoci a pieno.
Il risultato è presto fatto, i numeri certificano una delle prestazioni più convincenti della Juve targata Pirlo. Il binomio controllo del match, sommato alla creazione continua di occasioni ha funzionato.
Ora sarà compito juventino superare il crush test contro le Big, perché se è vero che questo approccio ha funzionato con un Parma molto difensivo e remissivo, altra cosa sarà nello scontro al Milan, Inter, Napoli, Roma e via via le altre.