JUVENTUS-UDINESE- Il tabellino al triplice fischio reciterà 4 a 1. Per chi non avesse guardato la partita, la Juventus non ha dominato come si direbbe leggendo solo il risultato.
Partita tutt’altro che dominata e giocata benissimo. Un primo tempo molto impacciato dei bianconeri, poco padroni del gioco. Meglio, molto meglio, una volta sciolti gli animi.
L’approccio al match è stato, per l’ennesima volta sbagliato, regalando minuti su minuti ai friulani, che escono, nonostante lo score, a testa alta dallo Stadium.
La fortuna guarda alla Juventus, mentre non l’ha fatto contro la Viola. Mani di De Paul che annullano un gol che poteva essere l’inizio di un disastro. Poi con il passare dei minuti gli uomini di Pirlo trovano più convinzione, sospinti sempre dal solito interminabile Ronaldo.
A fine gare i voti in pagella saranno quasi tutti abbondantemente sufficienti, ma la Juventus non è stata convincente. Troppo volubile agli eventi del match, troppo poco al timone della gara. Solo una farinosa difesa dell’Udinese regala il poker e false certezze.
VINCERE E’ L’UNICA COSA CHE CONTA- Però alla fine ciò che conta è vincere. In un anno cos’ duro, in una stagione così di difficile analisi e difficile pronostico, è meglio essere cinici piuttosto che belli ma inconcludenti.
Con i ‘se’ e con i ‘ma’ non si fa la storia, ma è curioso pensare a quanti punti la Juventus ha lasciato per strada, negli svariati pareggi contro le ‘piccole’, ed ai due punti non abbandonati ieri sera, nonostante la prestazione non convincente.
Si può chiudere un occhio e vedere il bicchiere mezzo pieno, tre punti con il minimo sforzo, e con goleada annessa. Alla fine, quando il campionato sarà finito, poco conterà chi ha giocato meglio, al contrario peserà eccome aver vinto questo tipo di partite.
Giocare non convincendo non piace a nessuno, ma in fin dei conti, vincere è l’unica cosa che conta.