Tiene banco ormai da tre giorni lo scambio acceso di ‘vedute’ tra Andrea Agnelli ed Antonio Conte. Ecco alcuni passaggi della loro rottura, culminata martedì sera.
AGNELLI-CONTE- Gestacci, parole, difesa, attacchi, indiscrezioni e tanto altro ancora. Una storia destinata a proseguire, trascinata oltre e su toni ancora più accesi dalle tifoserie sui social. La diatriba Agnelli-Conte nasce da molto lontano, ecco i passaggi chiave della vicenda:
2011- Nel 2011, Agnelli sceglie Conte per la rinascita Juve. Inizia un ciclo vincente e di rinascita che lancia la Juventus nuovamente ai vertici del calcio mondiale. Saranno 3 Scudetti a coronare un triennio di legame tra Conte ed Agnelli.
2014- A luglio 2014 qualcosa si rompe. Antonio Conte lascia la Juventus, nel bel mezzo del ritiro. Diatribe con la dirigenza, scelte di mercato non soddisfatte, polemiche. Le strade si dividono in maniera brusca e tutt’altro che buona.
2017- Sulla panchina bianconera approda Allegri, che non solo ripaga la fiducia, pareggiando il suo predecessore, ma addirittura a risultati e trofei lo supera. Arrivato nell’odio della tifoserie nei suoi confronti, Allegri incide e vince. Diventa oggetto d’orgoglio per Agnelli che nell’ottobre 2017 parlerà così di Allegri:
Il lavoro per altri pareva finito.
Frecciatina neanche troppo indiretta ad Antonio Conte, che non la prende assolutamente bene.
2019- Infine, in questo viaggio temporale, arriviamo al 2019. Si chiude l’esperienza positiva di Allegri a Torino. Panchina vuota, ma c’è il veto di Agnelli al ritorno di Conte.
Arriviamo quindi ai fatti di martedì sera. Inutile ribadire quanto tutto questo sembra assurdo, ma ciò nonostante i rancori tra i due si erano solo assopiti. Gli eventi visti in tv, ed ora oggetto di dibattito continuo, sono solo l’ultimo episodio di una serie ben più lunga e che parte dal lontano 2014.
QUI la sentenza del giudice sportivo riguardo agli avvenimenti della partita.