Persistono le difficoltà in fase di costruzione e nel chiudere le partite
IL PUNTO – È appena terminata la sfida tra Juve e Spezia, tra gli applausi non troppo convinti dell’Allianz Stadium. I padroni di casa hanno vinto il match, ma hanno sofferto più del dovuto le iniziative avversarie. Come con la Roma, la partita inizia con una perla su punizione di Dusan Vlahovic. Il serbo si è rassegnato alla penuria di palloni giocabili, scegliendo di mostrare tutta la sua classe dalle uniche opportunità che gli capitano, ossia i calci da fermo. Dopo il goal, la Juve non sfrutta le poche occasioni per chiudere la partita fino al 92esimo, nulla di nuovo. Lo Spezia alza la testa e impone il suo gioco con personalità per buoni tratti del match. Nonostante le consuete difficoltà in costruzione, ci sono diverse note positive in questo due a zero. Quella più brillante ha il nome di Fabio Miretti. Partita perfetta del giovane centrocampista, condita dallo splendido assist per Arek Milik nel recupero. Il polacco si sblocca con la maglia bianconera alla seconda apparizione e anche questa è una bella notizia. Da sottolineare la buona mezz’ora di Di Maria al rientro dopo l’infortunio. Se alcune individualità hanno convinto, il gioco di squadra continua a essere lacunoso, approssimativo. La Juve non può soffrire con lo Spezia davanti ai suoi tifosi. Forse però oggi conviene concentrarsi sugli aspetti positivi, senza dimenticare di fare un grosso in bocca al lupo a Szczesny, uscito in barella per un infortunio alla caviglia. Tre punti pesanti per la corsa alla vetta, e ora testa alla Fiorentina!