Max non ci sta e passa all’attacco, rinnegando il ‘corto muso’
RIBELLIONE – Su Massimiliano Allegri se ne sono dette tante, dalla sua filosofia di calcio ai risultati, ai titoli conquistati e a quelli persi. Certamente si parla di uno dei tecnici più vincenti del panorama italiano, grazie al suo ricco palmares, arricchito man mano non solo dalle vittorie in sé, ma anche dai dati: per due volte le sue squadre hanno chiuso il campionato con il miglior attacco, per due volte con il secondo e per tre volte con il terzo. Se passiamo alla difesa, ecco che le compagini di Max sono risultate la miglior difesa in tre occasioni, tutte e tre le volte con la vittoria dello scudetto. La polemica scatenata dopo l’intervista post-Nantes di Europa League in diretta tv è stata la negazione ferma del tecnico nei confronti del ‘cortomusismo’: ‘Io non voglio che la squadra vinca 1-0, non l’ho mai voluto, è un luogo comune che ormai viene detto, sono cose inesatte. Dal Milan alla Juventus, le mie squadre hanno sempre chiuso prime in difesa e seconde in attacco, hanno sempre segnato 70-80 gol: dai dati non scappi’. Un Allegri seccato, ma schietto che racconta anche come abbia vinto con quel risultato soltanto in 56 occasioni su 354 partite disputate alla guida della Juve.