In attesa della conferenza di Allegri, entriamo sin da subito in clima derby
IL PUNTO – Manca un giorno al grande anticipo del venerdì sera. Domani all’Allianz Stadium andrà in scena l’affascinante appuntamento del Derby della Mole, stracittadina molto sentita in quel di Torino e non solo. All’andata finì sul risultato di 0-1 per i bianconeri con la rete nel finale di Locatelli, ma non fu una gara semplice per la squadra di Allegri. Erano anni che non si vedeva un Torino così solido e ben messo in campo, e infatti tutte le grandi hanno sofferto contro Juric nel corso della stagione. Inter, Milan, Napoli e la stessa Juve lo hanno battuto soltanto per 1-0, subendo l’impeto granata per lunghi tratti sul piano del gioco. Purtroppo questo dato è anche il simbolo di una penuria offensiva che non si può colmare soltanto con l’atteggiamento propositivo. L’assenza di Belotti ha indubbiamente influito in questo senso. Al derby di domani le due squadre arrivano con l’umore opposto: il Toro è sfiduciato dopo le due brutte sconfitte con Udinese e Venezia, mentre la Juve è risorta dalle proprie ceneri al 92esimo con lo stacco di Danilo contro l’Atalanta. Un goal decisivo che ha permesso di conservare il quarto posto, ma anche quell’entusiasmo conseguente agli acquisti del mercato di gennaio. La Juventus dovrà aspettarsi una gara ostica, preparando ogni dettaglio al meglio. Oltre ai tre punti, c’è in palio il prestigio delle grandi occasioni, con i bianconeri che non hanno alcuna intenzione di interrompere la striscia di risultati utili consecutivi nel derby, iniziata nel lontano 2015. In quell’anno la Vecchia Signora subì la prima e unica sconfitta dal 1995 in poi per mano dell’interista Darmian e dell’ex Quagliarella. Spesso negli ultimi anni il derby della Mole è stato risolto da una giocata dei campioni, da Pirlo a Cuadrado passando per Cristiano Ronaldo. Sarà il turno di Vlahovic? Possibile. L’unica cosa certa è che sarà una partita dalla grande mole, sia per la classifica sia per ribadire al mondo che a Torino regna soltanto una squadra.