La Juventus continua a progettare il suo futuro e, tra importanti colpi di mercato e promettenti giovani, può tornare a guardare con ottimismo al suo avvenire. Il club bianconero è tra quelli della Serie A con l’età media più alta (27,3), ma tra settore giovanile ed obiettivi di mercato questo numero potrebbe diminuire drasticamente nei prossimi mesi. Scopriamo insieme quale potrebbe essere la Juventus del futuro.
MERCATO – La Juventus è consapevole di dover apportare delle modifiche sostanziali alla sua rosa. Molti petali cominciano a seccarsi e alcuni non possono essere più considerati tali. La ‘Vecchia Signora’ ha un bisogno urgente di ringiovanirsi e dal calciomercato potrebbero arrivare le giuste risorse. Il primo nome con il quale poter dare inizio a questo processo di svecchiamento è sicuramente quello di Dusan Vlahovic. La Juve nelle ultime ore è andata letteralmente all’assalto del bomber della Fiorentina, offrendo, come riporta anche Tuttosport, 60 milioni di euro al club di Rocco Commisso. Un affare complicato e dall’esito per nulla scontato. Una trattativa difficile con un presidente spigoloso e imprevedibile. Un tentativo coraggioso da parte della Juve, ma dovuto e necessario: Vlahovic è un vero e proprio killer dell’area di rigore e la sua giovanissima età – compirà 22 anni tra meno di una settimana – è un grande punto a suo favore. La strada è in salita, ma la Juventus sembra aver trovato i mezzi e le energie per poter iniziare la scalata. Sempre dal mercato, inoltre, potrebbe tornare anche Nicolò Rovella. Il centrocampista classe 2001 del Genoa e di proprietà della Juventus, è tra i preferiti delle dirigenza bianconera e sembra essere destinato a fare il suo ritorno in maglia bianconera. Un ritorno che, oltre ad offrire a Massimiliano Allegri un’ottima alternativa in mediana, andrebbe anche ad abbassarre l’età media della nuova ‘Vecchia Signora’.
UNDER23 – Come per magia, per la Juventus e Massimiliano Allegri si sono aperte le porte del futuro. L’Under 23 bianconera sta fungendo da vera e propria fucina di talenti e il match degli ottavi di Coppa Italia contro la Sampdoria ha dato un assaggio di questa abbondanza di giovani promesse. Nel match contro i blucerchiati, infatti, il tecnico bianconero aveva a sua disposizione il ventunenne Marley Aké, il 2002 Koni De Winter, i due diciottenni Fabio Miretti e Matias Soule e, anche se ormai stabilmente presente in prima squadra, il diciannovenne brasiliano Kaio Jorge. Una lista di giovani ragazzi che offre a tutto il mondo Juve una speranza per un futuro luminoso e vincente.
FORMAZIONE DEL FUTURO – Tenendo in considerazione l’eventualità di un clamoroso arrivo in maglia bianconera di Dusan Vlahovic e avendo ben presenti i giovani prima elencati, potremmo divertirci ad individuare quella che potrebbe essere la formazione della Juventus tra qualche mese. Ovviamente, come ogni grande squadra che si rispetti, la componente “esperienza” non può mai mancare e, da questo punto di vista, le opzioni restano molte e tutte valide: De Ligt, Locatelli, Dybala e McKennie potrebbero essere considerati i futuri veterani della nuova Juve. Fatte tutte queste premesse e considerazioni possiamo tracciare l’ipotetico undici del futuro: tra i pali possiamo confermare inizialmente Szczesny, con Perin pronto a subentrare; in difesa De Winter, De Ligt e Akè ad agire da esterno basso di spinta, coadiuvati dai più esperti Cuadrado, De Sciglio, Danilo e Bonucci; a centrocampo Locatelli e McKennie a fare da fratelli maggiori ai più giovani Rovella e Miretti; infine, in attacco Dybala potrebbe fare gli onori di casa a Dusan Vlahovic, con Matias Soulè e Kaio Jorge pronti ad illuminare con la loro classe. Ovviamente, non dobbiamo dimenticare Federico Chiesa: quando l’esterno offensivo bianconero recupererà dall’infortunio andrà a riprendersi la sua posizione dando vita ad un attacco giovane, talentuoso e di ampia prospettiva. In sintesi: Szczesny; Cuadrado, De Winter, De Ligt, Akè; Locatelli, Mckennie, Rovella (Miretti); Chiesa (Soule), Dybala (Kaio Korge); Vlahovic. Stando a questa immaginaria formazione del futuro, l’età in campo si abbasserebbe drasticamente andando a far registrare un eloquente 23,7 di media. Certo, tutto ciò è pura fantasia. Ma il calcio è bello proprio perché ci permette di sognare e perché è capace di rendere reali i nostri sogni.