L’esperimento terzino potrebbe aver funzionato, Pirlo ci pensa su e Berna ha voglia di riscatto
RIVALSA – Un’esperienza alla Juventus fin qui ad alti e bassi, con più bassi che alti. Federico Bernardeschi ha voglia di rivalsa, dopo quasi 4 anni in chiaroscuro. Arrivato per 40 milioni dalla Fiorentina in una trattativa che lo ha bollato come ‘traditore’ dai tifosi viola, Federico ha dovuto subito avere a che fare con la pressione che la cifra d’acquisto ne può conseguire. 31 presenze condite da 5 gol e 6 assist nella prima stagione in cui porta a casa una Coppa Italia ed uno scudetto. Le presenze crescono nella stagione successiva (39), gli assist rimangono gli stessi, mentre i gol sono solo 3. I trofei rimangono 2, con lo scudetto e la Supercoppa Italiana vinta col Milan. E’ la stagione scorsa quella dove il ‘Brunelleschi’ venuto da Firenze fatica maggiormente: 39 presenze, 2 gol e 3 assist, ma tanta tanta incostanza e tante critiche nei suoi confronti. C’è chi parla di investimento sbagliato, chi ne chiede a gran voce la cessione. Federico intanto ha continuato e continua tutt’ora a lavorare, in silenzio, senza polemiche. Come nel suo stile.
LA POSSIBILE SVOLTA – L’8 agosto dello scorso anno arriva l’annuncio dell’arrivo di Andrea Pirlo sulla panchina della Juventus. “Sarò parte del progetto con lui?” si sarà chiesto Federico, che si mette subito a disposizione del mister in allenamento, con dedizione e sacrificio. Caratteristiche che saranno vitali per la sua permanenza. Nella pre-season, in vacanza, arriva l’illuminazione sulla via di Damasco: un colloquio breve, ma schietto tra mister e giocatore. “Ti vedo bene da terzino, con la tua corsa e la tua forza, che ne dici?” Federico è chiarissimo nel dare la sua disponibilità, d’altronde è un ragazzo che ha bisogno di fiducia dopo annate in chiaroscuro. Il primo esperimento arriva il 13 gennaio, nella partita di coppa Italia contro il Genoa. Berna gioca da esterno a tutta fascia nel 3-4-1-2 disegnato da Pirlo e la prestazione è più che soddisfacente: nonostante abbia giocato sempre in fase offensiva, dimostra ottima predisposizione al sacrificio e alla fase difensiva, offrendo anche la sua corsa ed il suo dribbling nella fase di ribaltamento del fronte. Il titolare di fascia resta Alex Sandro, che però col Benevento verrà con ogni probabilità risparmiato per un fastidio muscolare ed ecco che in aiuto del Maestro arriva l’apprendista. Chissà se domani possa arrivare la definitva consacrazione in un ruolo che potrebbe pian piano divenire sempre più suo. Intanto l’augurio è questo: abbi cura di splendere. Anche da terzino.