Andiamo a scoprire le peculiarità tattiche del prossimo avversario della Juventus
CHIUSURA – La cornice dell’Allianz Stadium di Torino chiuderà la fase a gironi della Champions League 2021-2022 per la Juventus che affronterà il fanalino di coda Malmö. Gli svedesi chiuderanno domani la propria stagione, freschi del trionfo nell’Allsvenskan ottenuto al fotofinish, mentre i bianconeri sono a caccia del primo posto del girone. La speranza per gli uomini di Allegri, a parte battere la squadra di Tomasson, è riposta nello Zenit che ospiterà il Chelsea in contemporanea. Ma concentriamoci sulla formazione che sfiderà la Juve e analizziamo il possibile atteggiamento tattico.
MODULO E POSSESSO – Il modulo prediletto dall’ex Milan Tomasson è il 4-4-2 con una delle due punte che fa da raccordo con il centrocampo e l’altra che va in profondità ad attaccare gli spazi. La costruzione dal basso non è una caratteristica propria di questa squadra, soprattutto in Champions League dove la differenza tecnica con le altre squadre è più che evidente. Per questa ragione, il lancio lungo verso il metro e 90 di Çolak è la soluzione preferita dagli svedesi. L’attaccante croato è bravo nel gioco aereo e può appoggiare i palloni sporchi verso i centrocampisti per sviluppare le azioni offensive. A centrocampo i due centrali hanno caratteristiche differenti l’uno rispetto all’altro: Rakip è il centrocampista più avvezzo ad impostare e a concludere da fuori, andando ad attaccare l’area sugli spazi creati dal centravanti, a differenza di Innocent che è un giocatore di legna, abile nell’interdizione e generoso in ripiegamento. Gli esterni vengono sfruttati molto, grazie alla duttilità di Berget (oltre all’esterno di centrocampo può fare anche l’attaccante esterno o addirittura la prima punta) e all’abilità di Rieks a trovare le punte in area.
NON POSSESSO – Nel match di andata la squadra di Tomasson ha giocato a viso aperto con la Juventus, scoprendosi fin troppo e subendo la qualità degli interpreti bianconeri. Il Malmö ha pressato uomo contro uomo per i primi 45 minuti di partita, finendo il primo tempo sotto 0-3. La chiave del match furono i lanci di Bonucci per i movimenti offensivi di Morata che riuscì a guadagnarsi il rigore del 2-0 e a segnare il gol che chiuse la pratica. Ci aspettiamo un Malmö meno arrembante dell’andata, vista la situazione del girone dove non ha nulla da chiedere ed è reduce dai festeggiamenti del titolo nazionale. Prevediamo, inoltre, una squadra meno propositiva rispetto all’andata, per provare a strappare un pareggio prestigioso che possa concludere in bellezza la grande stagione dei biancocelesti.