I due tecnici si sfideranno domenica alle ore 15 in una partita che si preannuncia fondamentale per le sorti della stagione della Juve
LA SFIDA – Domenica pomeriggio andrà in scena Juventus-Benevento, una gara che entrambe le squadre vogliono onorare: i bianconeri per continuare la rincorsa sull’Inter e gli stregoni per allontanare i fantasmi della retrocessione e allungare sulle dirette concorrenti maggiormente in difficoltà. La sfida nella sfida in questo caso riguarda i due tecnici, compagni di tantissime vittorie sia al Milan che in Nazionale, e vede un Inzaghi che a novembre è già riuscito nell’impresa di fermare sull’1-1 la corazzata bianconera, quando Letizia ha risposto al vantaggio di Morata. A questa partita Pirlo arriva con una striscia di tre vittorie consecutive in campionato e ha la possibilità di fare la quarta di fila, cosa mai successa da inizio stagione, mentre il Benevento di Pippo non vince una gara dal 6 gennaio e ha bisogno di tornare al successo.
LE VITTORIE – I due attuali tecnici sono arrivati al Milan nella stessa finestra di mercato, l’anno era il lontano 2001 e da quel momento sono stati i protagonisti di un lungo ciclo che ha segnato la storia del calcio sotto la guida di Carlo Ancelotti. Il loro palmares dice: 2 campionati, 1 Coppa Italia, 1 Supercoppa Italiana, 2 Champions League, 2 Supercoppe Europee e 1 Mondiale per club, vinti nei dieci anni a partire da quell’estate di 20 anni fa e il momento più iconico della loro amicizia è senza dubbio la rete del bomber nella finale di Atene del 2007, in cui Inzaghi ha deviato in porta la punizione di Pirlo.
Pippo poi ha vinto un’altra Supercoppa dopo l’addio di Pirlo mentre l’ex regista, sei anni più giovane del compagno, ha completato la sua carriera dominando con la Juventus e continuando a raccogliere successi e vittorie, almeno in Italia. I due hanno condiviso anche la vittoria del Mondiale nel 2006, in cui Pirlo era il motore dell’intera squadra e perno insostituibile di mister Lippi mentre Inzaghi ha giocato soltanto uno spezzone di gara contro la Repubblica Ceca e gli è bastato per rendersi protagonista con il celebre goal, ricordato oggi per l’utile anche se non premiata corsa di Simone Barone.
ANALOGIE – Entrambi hanno scelto di intraprendere la carriera di allenatori ed entrambi hanno iniziato direttamente da un top club: Pirlo è partito subito dalla panchina della Juve e non sta facendo così male se consideriamo la Supercoppa, il primo trofeo vinto da allenatore, e la finale di Coppa Italia raggiunta. Inzaghi invece ha iniziato disgraziatamente ad allenare il Milan degli anni peggiori e la sua stagione fu più che negativa ma non solo per la sua inesperienza. Poi è dovuto ripartire dalle serie minori, distinguendosi nelle buone annate al Venezia e l’ottima stagione al Benevento dell’anno scorso intervallate da una pessima avventura al Bologna. Alti e bassi, ma adesso si sta confermando in Serie A ed è a caccia di una salvezza che sembra facilmente raggiungibile nonostante la carenza di risultati degli ultimi due mesi. Una sfida importante quella di domenica, in cui Pirlo vuole avere la meglio sull’amico per continuare a sperare in uno scudetto ancora abbastanza lontano.