Mentre l’ex viola sogna la maglia numero 10, scalpitando per il rientro, l’argentino è sempre più vicino all’Inter, acerrima nemica dei bianconeri
CROCEVIA. “Il mio sogno è tornare prima possibile, ci sono delle tabelle da rispettare. Sono in una fase in cui ho iniziato a correre, fare i primi cambi di direzione. Inizio settembre penso di essere pronto, ma vediamo se riusciamo a fare qualcosa prima, ma diciamo settembre, per evitare ricadute. Con Vlahovic mi trovo benissimo, è un amico anche fuori dal campo: questo migliora solo le cose, non vedo l’ora di giocare con lui. La maglia numero 10? Fa piacere a chiunque. Alla Juve è incredibile, l’hanno indossata fuoriclasse e giocatori di livello incredibile. A luglio saprete il numero.”
La Juventus si prepara a ripartire da lui, da Federico Chiesa, vittima di quel terribile infortunio che, nel lontano 27 Novembre dello scorso anno, ne ha inevitabilmente compromesso la stagione 2021/2022. L’ex viola freme per il rientro, ma al contempo è consapevole di non dover forzare i tempi, anche perché il prossimo campionato sarà quello del rilancio, non solo per i bianconeri ma anche per lui. Il meglio viene anche da lì, dai momenti difficili, e Chiesa sa perfettamente che, messa da parte questa parentesi, dovrà riprendere in mano un percorso di crescita che, già lo scorso anno, aveva già iniziato a produrre i suoi primi e importanti frutti. Un “caos positivo”: è così che si potrebbe definire questo giocatore, un mix di costanza, impegno, dedizione e umiltà che gli hanno consentito, a soli 24 anni, di fare costantemente la differenza, sia in Italia che a livello europeo.
Sarà lui il futuro numero 10 della Juventus? Nel frattempo, rivolgendo uno sguardo al passato, le lacrime disperate di Paulo Dybala allo Stadium al termine di Juventus-Lazio, che hanno fatto il giro del mondo e toccato nel vivo il cuore dei tifosi bianconeri, ormai sono un ricordo lontano. Le indiscrezioni di mercato danno per assodato che la prossima tappa della Joya sarà con l’odiata casacca dell’Inter, che da mesi ha preso contatti con l’entourage del calciatore e avrebbe già raggiunto un accordo di massima. I motivi alla base di questa scelta potrebbero essere sostanzialmente due. In primis la corte serrata fattagli dalla sua vecchia conoscenza Beppe Marotta, che gli ha spiegato che sarà centrale nel progetto tecnico della squadra nerazzurra, un progetto costruito intorno a lui senza più essere messo in discussione ad ogni partita, ovviamente con la piena condivisione di Inzaghi. E poi, beh, c’è qualcosa che andando all’estero non potrebbe avere, qualcosa di profondamente umano e pienamente comprensibile: vincere con la maglia dell’Inter sarebbe la rivincita perfetta.
Potrebbe essere una scelta che farà sicuramente discutere, non solo per le voci trapelate secondo cui l’argentino avrebbe dichiarato, a suo tempo, che non sarebbe mai andato all’Inter. Si tratta, infatti, di un profilo importante che è stato vice capitano e capitano della Juventus, indossando la numero dieci dei campioni più importanti della storia bianconera, ma che, sposando la causa nerazzurra, rischia incomprensibilmente di macchiare il proprio passato. Chi l’avrebbe mai detto?