Il calciatore genovese ha fatto un salto di qualità impressionante. Il suo valore di mercato adesso è più che raddoppiato, ma la sua crescita non è ancora completa.
QUALITÀ – Federico Chiesa non è più un sogno, ma una solida realtà. Questo, come lo spot televisivo appena parafrasato, è ormai noto a tutti. A distanza di un anno dal suo esordio con la maglia della Juventus (il 17 ottobre 2020) il calciatore ha fatto registrare una crescita in termini di rendimento spaventosa. 362 giorni per stupire tutti e trasformare in elogi i dubbi e le incertezze che hanno accompagnato il suo arrivo in bianconero. L’etichetta di sopravvalutato, quella di raccomandato, quella di meteora o fuoco fatuo, tutto spazzato via, come dopo il passaggio di un uragano. Chiesa ha fatto tabula rasa e ha ricostruito laddove c’erano soltanto polvere e macerie. Ha dimostrato, in così poco tempo, di potersi fare carico del peso di un’intera squadra, lo stesso peso sotto cui si sono dovuti piegare e poi arrendere in molti.
I NUMERI – Da quel 17 ottobre 2020, da quell’esordio shock con annessa espulsione nella sfida pareggiata per 1-1 contro il Crotone, la parabola dell’ex viola ha sempre seguito una precisa ascendenza. Questo in termini economici significa: valore del suo cartellino raddoppiato, da 50 a 100 (e più) milioni. La dirigenza bianconera ha già rispedito al mittente offerte importanti, pervenute soprattutto dall’Inghilterra. Il suo processo di crescita non ha ancora raggiunto l’acme e non è folle pensare che questo possa portare ad un ulteriore incremento del suo valore di mercato.