Anno nuovo e stessa Juve di corto muso per la settima vittoria consecutiva
IL COLPO DI AREK – Servono 91 minuti alla Juventus per avere la meglio sulla Cremonese al termine di una sfida combattuta, decisa da una giocata di Milik che fino al momento del calcio di punizione, era stato uno dei meno convincenti in campo. Partita ostica allo Zini di Cremona, dove una Juventus inedita cerca l’ennesimo successo contro una Cremonese organizzata che fa un bel calcio ma anche stavolta raccoglie meno di quanto avrebbe meritato. L’impianto tattico messo in atto da Allegri non funziona molto con il centrocampo che non riesce ad ingranare e Miretti che fatica a trovare le giocate nel ruolo di sottopunta. La Cremo non sfigura nel primo tempo e anzi si fa preferire ad una Juve che si fa notare per un paio di iniziarive di Soulè e per una bella conclusione di Kostic. Ma la differenza di qualità e di risorse è evidente ed Allegri deve attingere dalla panchina per aumentare la pressione con l’inserimento di Chiesa e di Kean che portano varianti offensive più incisive per i bianconeri. La Juventus alza i giri del motore, inserendo Paredes e Rabiot e fioccano le occasioni da gol sventate da un grande Carnesecchi che ha il suo bel da fare nella ripresa.
I grigiorossi sfiorano il gol con Dessers che supera Szczesny ma trova il palo. Lo stesso palo che aiuta la Juve quando dopo il tiro di Milik su punizione, spinge il pallone verso la rete dell’1-0 finale. Il gol decisivo al termine di una partita opaca da parte dell’attaccante polacco che trova però la giocata vincente. Una giocata da 3 punti che porta la Juventus a 7 vittorie consecutive per un futuro tutto da scrivere in un campionato che ha ancora molto da raccontare.