Chiellini dopo soli 16′ saluta l’Allianz Stadium che gli regala una sentita standing ovation. Al 70′, ecco quello di Dybala
Trentasettesiva giornata di campionato e la Juventus chiude in pareggio il match con la Lazio. Giorno dolce e allo stesso tempo amaro per i tifosi bianconeri che hanno visto la fine di due ere: quelle di Giorgio Chiellini e Paulo Dybala. Il capitano juventino saluta Torino dopo ben 17 anni di fedeltà, leadership, amore puro. L’argentino, invece, solo dopo 7 anni di altrettanto lavoro, gioie e trofei. La partita inizia bene per la Madama che vede tornare al gol i suoi bomber Vlahovic e Morata. La Lazio ringrazia Alex Sandro e, all’ultimo respiro, Milinkovic Savic.
Primo tempo ad alta intensità tra le due squadre. La prima occasione ce l’ha la Lazio con Cataldi che, in fraseggio con Zaccagni, prende la traversa piena. La Juventus risponde con Vlahovic, il quale servito da Morata, non riesce ad andare alla conclusione sicura. Ma l’appuntamento col gol è solo rimandato di pochi minuti. Difatti, lo stesso Morata mette in mezzo una palla al bacio per la testa del serbo che in tuffo trafigge Strakosha e porta avanti la Vecchia Signora. Piccola curiosità: dopo la rete, la punta bianconera ha esultato con la Dybala mask. La Madama prende gusto e tenta subito il raddoppio con Bernardeschi. Il suo tiro a giro, però, esce a lato. La Lazio, dalla sua parte, prova a rendersi pericolosa e prova a riacciuffare la parità. Prima con un tiro in area di rigore di Felipe Anderson e poi al 28′ con una grandissima giocata di Milinkovic Savic che serve in mezzo un pallone al veleno non concretizzato dai biancocelesti. Qualche istante prima, più precisamente al 16′, scatta il cambio per Giorgio Chiellini, protagonista di serata. Standing ovation per il difensore centrale da parte di tutto lo stadio, tra l’emozione del presidente Agnelli. Al 35′ la Juventus raddoppia con una super giocata di Morata che praticamente fa tutto da solo: stoppa il pallone in area di rigore, aspetta il movimento in avanti della difesa biancoceleste e, con un tiro preciso e letale, insacca per il 2-0 bianconero. I primi 45′ si chiudono con un conclusione di Cataldi, bloccata da Perin.
La ripresa inizia esattamente come il primo tempo. Azioni da una parte e dall’altra. Prima con Vlahovic che serve Bernardeschi, successivamente chiuso dalla difesa biancoceleste. Poi al 50′ arriva l’autogol di Alex Sandro sugli sviluppi di un corner della Lazio. Sei minuti più tardi, ancora il club romano che va vicinissimo al 2-2 con il tiro a giro di Pedro. Al 70′ Kean si fa sfuggire la palla del 3-1 che avrebbe chiuso i conti. L’attaccante italiano prova l’eurogol con una sforbiciata che esce di poco a lato dal palo difeso da Strakosha. E, proprio come nei primi 45′, ecco che arriva la standing ovation anche per Paulo Dybala, il quale è uscito a favore del giovane Palumbo. L’argentino, facendo il giro del campo, ha salutato i propri tifosi con autografi e selfie. A salutarlo, è stato anche Maurizio Sarri, ex di questa sera. Nei minuti finali, la Lazio ha recriminato un presunto fallo di Bernardeschi su Milinkovic. Le riprese, invece, dimostrano proprio il contrario: calcione del serbo ai danni dell’attaccante bianconero. Ma non finisce qui. Difatti, con una ripartenza negli ultimi dieci secondi, Milinkovic Savic, presunto obiettivo di mercato bianconero, pareggia i conti e regala un punto fondamentale per la qualificazione della Lazio in Europa League. Match che, in ogni caso, non scombina i piani bianconeri, data ormai la partecipazione sicura in Champions.