Buona condotta da parte del direttore di gara Ayroldi. Giusta la decisione di convalidare il gol di Zapata.
PROMOSSO – Juventus-Atalanta non è stata una partita semplice da arbitrare, sia per l’importanza della sfida, sia per la tensione che si percepiva in campo. La direzione di Giovanni Ayroldi, però, si è rivelata all’altezza della situazione, nonostante la gara sia stata spezzettata da qualche fallo di troppo e da varie ammonizioni. Come riporta la Gazzetta dello Sport, sono stati almeno quattro gli episodi che hanno generato qualche polemica. Al 4′ del primo tempo, Malinovskyi protesta per una respinta di braccio di Bonucci su un suo tiro: il braccio del difensore è però perfettamente aderente al corpo in posizione di protezione del petto e quindi è stato giusto non fischiare. Al 28′, poi, l’Atalanta passa in vantaggio con Zapata: la difesa della Juventus chiede una posizione di fuorigioco, ma è De Ligt a tenere in linea l’attaccante colombiano. Al 73′, invece, gli orobici protestano per un contatto in area fra Pasalic e Cuadrado, che cadono entrambi a pochi passi da Szczesny: il colombiano riesce a posizionarsi prima del croato, che gli corre incontro generando un inevitabile, ma regolare scontro di gioco. Infine, al 92′ i bianconeri chiedono un rigore per un tocco di mano in area di Maehle, che prova ad intervenire di testa, non trova la palla e con il braccio largo colpisce la palla: non è fallo perché il danese non può aver guardato la palla.