Un punto, un po’ di rammarico, ma anche un pizzico di soddisfazione per come si erano messe le cose: la Juventus non riesce ad uscire dall’Allianz Stadium con i 3 punti dopo un 1-1 carico di emozioni contro un Bologna per certi versi eroico. Bianconeri che allungano a +5 sulla Roma quinta (attesa a Napoli a Pasquetta), evitando uno 0 che avrebbe potuto rimettere in serio pericolo l’attuale status della vecchia signora.
Primo tempo che fatica a viaggiare sulle ali dell’entusiasmo di entrambe, ma che si intinge di tatticismo ed attenzione da parte di entrambe le squadre. Difficile vedere una delle due formazioni allungarsi per il campo e i rispettivi attacchi sono costretti ad arrancare. Il primo piccolo sospiro nasce da un fraintendimento tra Dybala e Danilo nella propria trequarti, con un pallone impreciso dell’argentino in orizzontale che viene fatto preda da Orsolini: per fortuna il tiro del giocatore felsineo è fuori misura. Si scuote la Juve che ci prova con un colpo di testa di Vlahovic che colpisce la parte alta della rete. Da una punizione di Dybala crescono i brividi rossoblu, ma il suo sinistro termina di poco largo alla sinistra di Skorupski. Il Bologna prova a sfruttare l’intraprendenza dei suoi esterni, cercando di creare gioco da una fascia per chiudere l’azione sul lato opposto, ma Chiellini è in giornata di grazia. La prima frazione scivola via senza reti, poche emozioni e 4 ammoniti (uno bianconero, tre bolognesi).
Nella ripresa, l’uomo del momento nel Bologna, ovvero Marko Arnautovic, mette tanta paura all’Allianz Stadium: da spalle alla porta all’interno dell’area di rigore, si gira e calcia a giro sul palo lontano, sfiorandolo. La Juve risponde presente con un bel giro palla che porta Pellegrini al cross, Skorupski va a funghi, ma Rabiot non lo punisce da due passi, nonostante la porta fosse completamente sguarnita. Il francese perdona, Arnautovic può sbagliare una volta, ma non due: Soriano ha spazio ai 20 metri, imbuca per il centravanti austriaco che, completamente solo, dribbla Szczesny ed insacca il vantaggio felsineo. A questo punto la Juve tira fuori la rabbia e la determinazioni, andando a centimetri dal pareggio qualche minuto dopo il gol bolognese con Danilo, che da corner colpisce il palo. Le palle inattive diventano un fattore e De Ligt ripete il pericolo per gli ospiti, ma Skorupski resta fermo e respinge. I rossoblu sono disinvolti, i bianconeri arruffoni e precipitosi e innescare Vlahovic appare come un rebus impossibile da risolvere. Al minuto 83 l’episodio svolta della partita: Vlahovic innesca Morata che può andare da Skoruspski, Soumaoro lo ferma con le cattive sulla riga dell’area. L’arbitro lascia correre ed il pallone finisce su Cuadrado che a porta spalancata prende la traversa. Le proteste furibonde della Juve portano Sacchi a consultare il VAR, ma la decisione dell’arbitro è la punizione dal limite e non rigore. Tuttavia, saranno i felsinei a protestare con l’arbitro perchè l’esito del check consegna il rosso a Soumaoro. Le proteste portano ad un altro rosso, stavolta per Medel che con un applauso ironico lascia i suoi compagni in 9. L’assedio bianconero è totale e porta i suoi frutti al minuto 93: corner di Bernardeschi, colpo di testa di Rabiot, sponda di Danilo, rovesciata di Morata che pesca Vlahovic sulla linea di porta. Il serbo deposita in porta un gol fondamentale per evitare alla Juve una sconfitta che avrebbe rimesso in carreggiata le inseguitrici nella corsa Champions League.