ARCHIVIATA LA SPAL, MA NON LA COPPA ITALIA. ANCHE SE… – Chiusa con largo successo la pratica Spal e conquistata la semifinale di Coppa Italia, per la Juventus è tempo di rituffarsi nel clima campionato. Difficile però non pensare all’imminente doppia sfida contro l’Inter prevista per i primi di Febbraio che metterà in palio la finale del torneo. Quella tra bianconeri e nerazzurri è gara sentita e combattuta, anche se di Coppa. Ecco che allora l’impegno di sabato contro la Sampdoria di Ranieri rischia di diventare intramezzo più che piatto principale come prassi vorrebbe, almeno nella mente dei tifosi e sulle pagine dei quotidiani. Chi conta davvero, Andrea Pirlo sembra infatti non pensarla così ed essere giustamente intenzionato ad affidarsi ai titolarissimi contro i blucerchiati dopo l’ampio stravolgimento di coppa, il messaggio è chiaro: la partita da vincere è sempre la prossima. Il turnover della gara contro i biancoazzurri ha messo in luce le qualità dei giovani bianconeri e consentito al tecnico di far rifiatare i fedelissimi, ma ha anche evidenziato una rosa che, pur innegabilmente ricca, è meno completa di quanto non si fosse abituati a Torino negli ultimi anni.
CON UN OCCHIO AL MERCATO – Per questo e molto altro si guarda al mercato e ai movimenti di Fabio Paratici. C’è il capitolo quarta punta, prima nella lista delle necessità bianconere. Scamacca è ancora in pole e potrebbe essere l’ultimo colpo last minute di una sessione invernale priva di grossi scossoni. Il grosso del lavoro, come di consueto, è rimandato a Giugno, ma in casa Juventus si vedono già i primi colpi: Akè e Rovella sono gli ultimi arrivi ufficializzati oggi ma in prospettiva futura che dimostrano ancora una volta la grande attenzione della dirigenza sul fronte giovani promesse e la volontà di rimpolpare passo passo un ciclo e un progetto vincente ma bisognoso di nuove forze. Intanto continua la telenovela Dybala. Notizie contrastanti minano il futuro bianconero della Joya. Tra chi lo vede sicuro partente e chi parla di incontri già fissati con la dirigenza per discutere il prolungamento, quel che è certo è che molto della Juventus futura passerà dall’evolversi della trattativa per il rinnovo. Questa, però, è un’altra storia. Una da calde notti estive e bocce ferme.