Altro passo falso della Juventus che perde la seconda partita consecutiva in casa contro l’Udinese.
Basta il gol di Lautaro Giannetti, il primo gol in serie A del difensore argentino vale 3 punti vitali per la classifica dei friulani e per la lotta scudetto.
Un verdetto che condanna la Juventus a -7 dall’Inter che deve anche recuperare il match casalingo contro l’Atalanta.
Un potenziale -10 che chiuderebbe definitivamente ogni discorso sulla vittoria del campionato per i ragazzi di Simone Inzaghi.
Cosa sta succedendo alla Juve che non vince da 3 partite ed ha raccolto un solo punto contro Empoli, Inter, Udinese?
Un calo mentale ha sicuramente influito nella prima sconfitta casalinga dei bianconeri che non sono riusciti a reagire ad un gol che ha colpito la serenità dei ragazzi di Allegri. La Juventus ha provato a reagire ad un gol arrivato in maniera fortuita su una carambola che ha visto protagonista in negativo Alex Sandro che ha sistemato il pallone per la girata ravvicinata dell’ ex difensore del Velez.
Il contraccolpo psicologico post San Siro costa molto caro alla Vecchia Signora che perde per la prima volta in stagione allo Stadium.
Senza Danilo e con Vlahovic ai box, i bianconeri hanno creato molto nel primo tempo per poi arenarsi e innervosirsi nella seconda parte di partita senza trovare il guizzo per pareggiare la partita.
Con Vlahovic fuori dai giochi ma pronto a rientrare per Verona, Allegri ritrova Milik e sceglie Chiesa che gioca sempre più defilato lasciando il fronte offensivo sulla schiena dell’attaccante polacco.
Responsabilità che l’ex attaccante del Napoli non è riuscito a gestire nel migliore dei modi nei 95′ minuti di gioco.
La sterilità offensiva della Juventus che nei numeri ha dominato la partita sotto ogni parametro ritorna ad essere un tema in una squadra che senza Vlahovic segna poco. La continuità offensiva dell’attaccante di Belgrado in questo 2024 ha mascherato un momento di sterilità realizzativa dell’attacco della Juventus. Chiesa fa fatica ad adattarsi al ruolo di seconda punta e tende ad aiutarsi spostandosi sulla fascia lasciando un vuoto nella zona centrale. Tra i centrocampisti solo Rabiot riesce ad offrire un contributo in termini di gol e sia McKennie, sia Locatelli corrono tanto ma non riescono a trovare giocate offensive con frequenza. La Juventus si è inceppata proprio sul più bello e adesso deve iniziare a guardarsi dietro da un Milan che si è avvicinato ad un solo punto. La poca qualità nelle alternative sta facendo la differenza in termini di punti in classifica. L’organico dell’Inter è nettamente superiore per poter competere sul medio, lungo periodo e solo l’inizio della Champions e un black out di un paio di partite potrebbe riaccendere una speranza.I nerazzurri hanno il match point nel recupero contro l’Atalanta e non sembra dare segnali di cedimento dopo aver fatto il pieno di fiducia guadagnato 3 punti nella trasferta romana. La Juventus deve ripartire e cercherà di ritrovarsi contro il Verona nel match in programma sabato pomeriggio. Tornerà Danilo ma mancherà Bremer e potrebbe rivedersi Rugani insieme al capitano e Gatti. Allegri ha preferito Nicolussi ad Alcaraz ma il centrocampista argentino scalpita in un centrocampo povero di qualità e intraprendenza. Torneranno Kostic e Vlahovic e a Verona dovranno rivedersi cattiveria e concentrazione in un altro match delicato contro una squadra che si gioca la salvezza. La Juventus ha bisogno di 3 punti per dare un senso al suo campionato e per ritrovare fiducia e ottimismo dopo 3 partite da dimenticare che allontanano il sogno scudetto.
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