Felix, Dembelé, Isco, Icardi…è partita la girandola di nomi candidati alla maglia bianconera che inevitabilmente ci accompagnerà sino a fine mercato. Profili altisonanti, di indiscusso talento. Non fosse che per arrivare a quei nomi l’unica soluzione possibile sembra essere lasciare andare Paulo Dybala. Voi che decisione prendereste?
LA RISPOSTA AD UN EQUIVOCO TATTICO NON PUO’ ESSERE UN EQUIVOCO TATTICO – Premessa. Paulo Dybala è un talento straordinario. Non amare il suo mancino significa, semplicemente, non amare il calcio. La Joya ha qualità infinita, e questo certo non può essere messa in discussione. Ma è quello di cui la Juventus ha bisogno? Giusto domandarselo. Il rinnovo è a ancora una strada in salita, ed è ovvio che, in un mondo post covid dove chiunque deve fare i conti nella propria tasca, il rapporto costo/beneficio della Joya vada attentamente considerato. La qualità c’è, dicevamo. La sua assenza in campo, in fondo, si è indubbiamente sentita. D’altra parte, però, nella lista dei contro c’è, appunto, una trattativa complicata per il proseguimento del rapporto contrattuale con la Juventus, ma soprattutto un’annata difficile. Tanti infortuni ne hanno limitato il rendimento (e anche la fragilità mostrata quest’anno è un qualcosa su cui dover pensare). Ma a dover far riflettere ancora di più è la sensazione che per lui nella Juve ideata da Pirlo non ci sia poi troppo posto. Il sodalizio con Ronaldo non sembra funzionare poi troppo, e l’argentino è da sempre croce e delizia degli allenatori per quanto riguarda la sua posizione. Attaccante, Seconda Punta, Fantasista, Esterno….qual è il ruolo di Dybala?
Tutto questo per dire che una eventuale decisione bianconera di privarsi della Joya potrebbe anche avere senso dal punto di vista sportivo, una volta deciso di puntare su Ronaldo e sul calcio di Pirlo. A non convincere però, sono i nomi che in queste ore sono usciti accostati alla Juventus in sostituzione della Joya. Non certo per il valore dei candidati (di primissimo livello), più per caratteristiche che poco sembrano sposarsi con una squadra che sembra ormai aver deciso di progettare l’attacco ancora su Ronaldo. Se Dybala in questo contesto è un equivoco tattico difficile da immaginare nel gioco di Pirlo e da catalogare in un ruolo, Isco e Felix non sono da meno. Se a Dybala si rimprovera di essere fragile e incompiuto, di Dembelé si potrebbe dire altrettanto. E che dire di Icardi? Immaginarsi Maurito in un attacco con Ronaldo diventa davvero difficile per il tipo di gioco da rapace d’area dell’ex capitano interista. E allora? Ha davvero senso sacrificare il diez bianconero per arrivare o qualcuno che ha gli stessi difetti? O che è ancora meno funzionale ad un tandem con il portoghese? La risposta, probabilmente, è no. Se sacrificio deve essere, che sia per spostare la fantasia dell’argentino in un colpo da 90 a centrocampo e in un attaccante sicuramente meno altisonante e talentuoso dei sopra citati, ma più funzionale a fare da spalla a sua maestà CR7. Altrimenti, sarà un nuovo equivoco, e niente Joya.