Le dichiarazioni del tecnico nella consueta conferenza stampa della vigilia
CHAMPIONS – Ecco l’intervento di mister Allegri alla vigilia di Juventus-Chelsea, valevole per i gironi di Champions:
“Domani mattina deciderò chi giocherà. Sono tutti disponibili tranne Ramsey, mentre Rabiot tornerà dall’infortunio. Il Chelsea è una squadra tecnica ma anche fisica. Sono molto bravi sulle palle inattive e per noi sarà un test importante in tal senso. Domani abbiamo giocatori con caratteristiche diverse dal solito, Kean è l’unica vera punta disponibile. Bernardeschi ha fatto un’ottima partita con la Sampdoria: lui ha delle potenzialità inespresse a causa della fisicità imponente. Tutto parte dalla testa e dalla cattiveria che ci mette soprattutto quando ha la palla tra i piedi. Giocheranno Szczesny, Bonucci, Alex Sandro e Danilo. Domani voglio vedere una squadra che gioca bene tecnicamente, in queste partite lo stimolo è forte però dobbiamo fare una partita internazionale. Quando un giocatore gioca alla Juventus è difficile che non sia buono, poi tutto passa dalla testa e dalla voglia che hanno di migliorarsi. La carriera dei giocatori passa da queste cose. Quanti giocatori veramente bravi si sono persi negli anni? Se fossi Rabiot sarei arrabbiato con me stesso, perché deve partire un attimo prima nell’inserimento, deve calciare meglio in porta. Sono tutte cose che deve migliorare e credo che quest’anno lo farà. Arthur è ancora molto indietro di condizione, nella sosta giocheremo due partite amichevoli per cercare di fargli mettere minuti nelle gambe. Bentancur è un giocatore che da solo non può fare la regia della squadra, ha bisogno di un supporto e Locatelli è perfetto per lui. Insieme possono gestire il gioco della Juventus. Kean non deve avere responsabilità, deve fare goal ed è una cosa che gli riesce meravigliosamente bene. Deve migliorare nel gioco con la squadra. Da Chiesa mi aspetto quello che sta facendo ora e ancora meglio. Per lui il margine di errore si è assottigliato a causa delle sue ottime prestazioni, per cui quest’anno è molto più difficile per lui. Bisogna dare la pressione giusta e fare meglio nel possesso palla. Ho l’ambizione, il desiderio di vincere la Champions League e questo permette di fare grandi risultati e cose straordinarie. Bisogna sempre puntare al meglio. Non so se la Premier sia più bella o più brutta, è semplicemente diversa. C’è una cultura diversa: già il tifare solo per la propria squadra e non contro le altre è una grande differenza. Ogni paese ha il suo modo di vedere il calcio. Poi è un dato di fatto quello che abbiano più soldi. Noi siamo l’Italia e dobbiamo proteggere il nostro modo di giocare. Ci sono delle belle partite che finiscono 0-0, è possibile che sia cambiato il calcio, ma lo vedremo tra un anno. Ci sono pochi dati che possano confermare questo cambiamento”.