La Juventus detta legge e mette k.o. la Lazio di Simone Inzaghi
TORINO – La Juventus sull’onda dell’entusiasmo resta in scia dell’Inter e si prepara ad affrontare il Porto. Pirlo organizza un turnover forzato da cui sono emersi spunti interessanti: Danilo davanti alla difesa convince nel ruolo di “Desailly”. Nella notte di Juve–Lazio, Pirlo si concede il lusso di lasciare Ronaldo in panchina, intimidito anche dai fastidi fisici provati dal portoghese. Ma, se il Maestro sorprende tutti con le proprie scelta tecniche, quelle di Inzaghi ribadiscono il momento “no” della Lazio. Dominati i primi 25′, il trio Marusic–Hoedt–Acerbi faticano le incursioni di Morata e Chiesa. Mancava lo sprint di Lazzari e Fares, ritornato in campo titolare, spende tutte le energie negli strappi iniziali del match. Dopo il vantaggio, la Lazio si era abbassata e faticava a salire e, da qui a poco, è arrivato il gol del pareggio: Rabiot, mollato da Leiva, tira una sassata che non lascia speranze a Reina. Nella ripresa la partita si è aperta ed è apparsa più evidente la differenza di passo tra le due squadre. La Juve era rabbiosa e l’anticipo di Chiesa su Escalante ne è la dimostrazione: contropiede fatale e 2-1 di Alvaro Morata. Tre minuti dopo, arriva il gol su rigore ancora dello spagnolo. Sul 3-1 Pirlo ha cominciato a pensare a martedì e ha inserito Arthur al posto di Danilo. Spazio anche a Ronaldo al 70′, ma la partita era ormai chiusa.