Trascorso il Natale, superato il Capodanno, ci lasciamo alle spalle delle feste natalizie diverse dal solito, condizionate dalla mannaia dell’emergenza sanitaria. La serie A è tornata a distrarci dalle brutte notizie e il campionato è entrato nel vivo con le gare decisive di gennaio. Il primo mese del nuovo anno vede l’ingresso del calciomercato di riparazione, che consentirà ai club di puntellare le rose di nuovi rinforzi. Se non ci sono stati fuochi d’artificio in questa pausa natalizia dimessa, non si aspettano colpi clamorosi nemmeno nelle prossime tre settimane. Niente botti insomma, ma per la Juventus potrebbero concretizzarsi dei romantici ritorni. Soprattutto per quanto riguarda il capitolo attaccanti.
REGRESO- Questo il termine spagnolo che risuona da qualche giorno nella mente di Fernando Llorente. La pista che porta all’attaccante spagnolo del Napoli è la più calda. L’operazione che porterebbe l’attaccante a vestire per la seconda volta la maglia bianconera è nell’aria da settimane e Fabio Paratici avrebbe già tentato un approccio. Se il perticone spagnolo accetterebbe di buon grado la nuova-vecchia destinazione, l’ostacolo maggiore al Llorente bis sarebbe rappresentato da Aurelio De Laurentiis, poco incline a favorire una concorrente. O a farlo prima del 20 gennaio, quando il suo Napoli affronterà Ronaldo e compagni a Reggio Emilia nella 33° edizione della Supercoppa Italiana. Dopo questa data il veto del presidente azzurro può cadere e la Juventus riabbracciare l’ariete che ritroverebbe Bonucci, Chiellini e Morata, protagonisti della prima Juve di Massimiliano Allegri. E un Andrea Pirlo non più disponibile a servirgli un lancio millimetrico perfetto ma ora pronto ad inserirlo negli schemi tattici in alternanza a Morata. L’avvicendamento tutto spagnolo per la punta bianconera sarebbe esso stesso un ritorno. Se però nella sua prima parentesi in bianconero Llorente partì in vantaggio nelle gerarchie per la prima punta, relegando molto spesso Morata in panchina, la situazione è oggi ribaltata e difficilmente Pirlo farà a meno dell’ex Real Madrid che tanto bene sta facendo nella prima parte di stagione della sua seconda esperienza torinese.
QUAGLIA BIS- Il nome di Fabio Quagliarella evoca ricordi contrastanti nella mente dei tifosi bianconeri. Dieci anni esatti fa il tremendo infortunio al ginocchio privò la Juventus di Del Neri del suo attaccante più in forma, quel giovane Fabio capace di mettere a segno fino a quel momento nove reti stagionali. Era il 6 gennaio 2011. Da quel momento in poi il crollo verticale dei bianconeri coincise con l’assenza forzata del bomber di Castellamare di Stabia che non si rivedrà fino all’annata seguente, quando il gruppo guidato da Antonio Conte compirà l’impresa di vincere il primo tricolore bianconero del dopo Calciopoli. Fabio Quagliarella trascorrerà quattro stagioni con la casacca della Juventus, 102 presenze e 30 reti. Alcune indimenticabili, come quella del 2-2 al Chelsea del 2012 o la sua prima tripletta in carriera, nella gara di Pescara della stessa stagione. Quagliarella è sempre stato l’uomo delle grandi conclusioni da fuori, contrassegnate da un estro e da una spregiudicatezza senza pari. Gli anni al Torino e soprattutto quelli trascorsi alla Sampdoria certificano le doti balistiche di un attaccante che ha saputo toccare anche quota 26 reti stagionali, come è avvenuto nel 2018/19, quando Quagliarella vinse la classifica dei marcatori lasciandosi alle spalle Zapata, Piatek e Cristiano Ronaldo. Il ritorno in una sua ex squadra è stata una costante della carriera dell’attaccante campano. Torino e Sampdoria hanno sperimentato due volte la sensazione di riabbracciare un vecchio amico. Le porte della Juventus sarebbero ugualmente aperte per regalare ad Andrea Pirlo un bomber di scorta esperto come il 38enne capitano blucerchiato. La decisione di proseguire con il club ligure o di passare il resto della stagione alla corte bianconera spetta soltanto al giocatore.