Pirlo predilige il gioco in ampiezza, piuttosto che creare ingorghi in mezzo al campo. Detto, fatto. Federico Chiesa ha preso in parola l’idea di gioco del tecnico bianconero, favorendolo sviluppo dell’azione dalle fasce e mettendo in luce tutte le sue qualità e il suo talento. Se a San Siro, la Juve è riuscita ad esprimersi secondo le indicazioni del suo allenatore, molto lo deve all’ultimo arrivato che, grazie alla doppietta realizzata calciando prima di destro, poi di sinistro, ha mostrato come nelle vene scorra il sangue del padre Enrico, anche lui abilissimo ad usare entrambi i piedi con lo stesso risultato.
Il cimelio di CR7 – Dopo averlo ammirato in televisione e poi dal vivo, Chiesa ha potuto allenarsi con il fuoriclasse portoghese, studiandolo e cercando di rubare alcuni segreti nei suoi primi tre mesi in bianconero. Il risultato è evidente, Federico si è preso la scena al posto di Cristiano Ronaldo nella partita contro il Milan, trascinando la Juve e portandosi a casa il titolo di uomo partita.
Sudore e studio – Non solo fatica in allenamento, Chiesa si porta anche il lavoro a casa. Riguarda le sue partite, per correggere i propri errori, e studia gli avversari per capire come sorprenderli. Pirlo aveva chiesto di contenere Theo Hernandez in fase offensiva. Federico prima lo ha studiato e poi ha applicato in campo. Il risultato è stato evidente.
Predestinato – Federico Guidi, allenatore di Chiesa nelle giovanili della Fiorentina, ha dichiarato che la testa per diventare grande Federico l’ha sempre avuta:
Ricordo che già quando era negli Allievi passava ore a studiare le giocate dei grandi campioni, per poi provare a riprodurle sul campo.
Il cognome è sicuramente ingombrante e i paragoni si sprecano. Ma come si dice, buon sangue non mente.
Non solo corsa – Con Pirlo è tornato a fare l’esterno di centrocampo, arretrando di posizione rispetto agli ultimi anni. Non è solo dotato di una grande resistenza aerobica, ma anche di forza e velocità che lo rendono devastante nell’uno contro uno, oltre ad una grande duttilità. Queste caratteristiche, unite ai soli 23 anni, giustificano la spesa fatta dalla società bianconera per strapparlo alla Fiorentina.
Che numeri – Chiesa è l’unico calciatore italiano ad aver segnato già 5 gol in questa Serie A, negli ultimi quattro campionati è uno dei cinque italiani ad aver segnato almeno 5 goal (insieme a Quagliarella, Belotti, Immobile e Insigne) e nella Juve ha calciato 9 volte nello specchio della porta, secondo solo a Cristiano Ronaldo (con 24 tiri).