Le parole di Andrea Agnelli, in merito all’avvicinamento della Juventus all’ex calciatore del Barcellona, Luis Suarez
VERBALI – So poco e niente. Questa la versione fornita da Andrea Agnelli ai magistrati di Perugia che indagano sul famoso ormai caso Suarez. Il Presidente della Juventus spiega ai pm la sua posizione assolutamente secondaria e scarica in Fabio Paratici la figura primaria nel tentativo di ingaggiare il giocatore: “Paratici ha ampia delega nei limiti del budget assegnato. A lui compete la scelta in relazione all’ingaggio dei calciatori. Naturalmente mi informa in modo occasionale e casuale; durante le mie visite al centro sportivo capita di essere aggiornato in merito alle opportunità in corso“. Continua poi a spiegare Agnelli: “Durante un pranzo, svolto mi pare a fine agosto, Nedved mi disse che il calciatore del Barcellona si era proposto, con un sms, per un ingaggio alla Juventus. Ma tuttavia erano in piedi altre trattive. Dzeko, Milik, Cavani e Morata che poi è stato acquistato, oltre all’ipotesi relativa a Suarez“.
INGAGGIO – I pm tengono conto della richiesta contrattuale inviata al legale di Suarez. La cifra infatti era di 6 milioni di euro, più relativi bonus in caso di vittoria della Champions League, vittoria scudetto e raggiungimento di tot reti. Agnelli all’inizio sembra non ricordare, poi conferma il tutto. Inoltre, spiega di avere saputo “dell’esame di Suarez dai giornali” e di essersi sentito con il calciatore a ipotesi ingaggio ormai arenata. Ma da chi fu effettivamente avvertito per i problemi relativi al conseguimento della cittadinanza? Questa la sua risposta: “Non ricordo esattamente chi mi informò, ma ritengo per logica Paratici“.