I big match come Milan-Juventus possono essere risolti dalla giocata del campione, esperto nel non risentire del peso delle grandi sfide. E che anzi nelle grandi sfide sa esaltarsi con la sua classe. Ma potrebbe essere l’incontro che certifica un dato per certi versi nuovo. Come si legge nell’edizione odierna di Tuttosport, Milan e Juventus hanno adottato la linea verde, affidandosi ai giovani talenti che si sono messi in luce in questa prima parte di stagione.
BABY MILAN- Il Milan ha vinto, almeno finora, la scommessa sui giovani, puntando ad esempio su talenti che non hanno trovato spazio nei precedenti club. E’ il caso di Theo Hernandez, prelevato dal Real Madrid per 20 milioni di euro. O di Brahim Diaz, anch’egli giunto da Madrid e Diogo Dalot, dal Manchester United. I rossoneri hanno fatto una scelta chiara e programmatica. Lo dimostra il forte investimento economico su Sandro Tonali e quello altrettanto importante su Leao.
OPERAZIONE SVECCHIAMENTO- La linea della Juventus si muove in direzione leggermente diversa. Il club torinese ha puntato su ventenni già affermati che hanno abbassato l’età media a meno di 28 anni, bilanciando l’apporto dei senatori. Rientrano senza dubbio in questa categoria De Ligt e Chiesa, giovani di talento ben noti per i quali la Juventus ha mobilitato cifre importanti. Non è però mancata qualche sorpresa. E’ il caso di uno sconosciuto Weston McKennie, arrivato in punta di piedi dallo Schalke 04 e ora motore inesauribile del centrocampo di Pirlo. E chissà che Paratici non ci abbia visto giusto anche su Nicolò Rovella, l’ultimo baby talento attenzionato dalla Juventus.