Sul campo e fuori è un vero assedio: tutti contro la Juventus
QUANTO RUMORE! – Diciamolo…chiamarsi Juventus di per sé vuol dire non avere troppi amici. Più facile avere rivali pronti a spodestare i bianconeri dal trono. E’ innegabile però che negli ultimi giorni, il fronte già ben nutrito si sia notevolmente ulteriormente ampliato e abbiano iniziato a risuonare prepotentemente i tamburi di guerra dei nemici in seguito al caos Superlega. “Avanti il prossimo”, si sarà detto in casa Juventus, vista la mole di parole, minacce, critiche piovute in questi giorni e le battaglie dentro e fuori dal campo.
Andrea Agnelli è, senza neanche troppi estremismi, probabilmente al momento l’uomo meno popolare del calcio mondiale. Ceferin è, eufemismo, ancora ben poco disposto nei confronti del presidente bianconero, e i rapporti tra i bianconeri e la Uefa certo al momento sembrano ben lontano dall’essere risolti e si attendono giorni di fuoco in quel di Nyon. Non meglio va con il calcio italiano e la Lega, con diversi presidenti ancora irritati con le big del campionato (non ultimo, prevedibilmente, Commisso, prossimo avversario in campionato del bianconeri con la sua Fiorentina). Si fa prima a contare chi, in questi giorni, non si è scagliato contro la Vecchia Signora e il suo numero uno. Se per molti le dimissioni del presidente sono il modo più efficace di tutelare la Juventus e riportare la calma dopo il terremoto di questa settimana, per ora Agnelli non sembra essere troppo preoccupato nè intenzionato ad abbandonare la nave.
I bianconeri non sono nuovi a situazioni simili, e sanno che per uscirne l’unico modo è fare quadrato e lasciare che il tempo calmi i bollenti spiriti, senza però di certo rinnegare le proprie posizioni. E infatti resta quanto manifestato apertamente con il progetto Superlega: qualcosa deve cambiare. Di certo la partita, fuori dal campo, è appena iniziata.
Non meno infuocata è infatti la questione sul terreno di gioco. Isolare i suoi dalla baraonda esterna è la missione impossibile di Andrea Pirlo. A maggior ragione adesso, la Juventus non può permettersi distrazioni che mettano a repentaglio la qualificazione nei primi quattro posti in classifica. Questione di onore, intanto. Ma anche e soprattutto di prospettive future. Atalanta, Lazio, Napoli e Milan sono li con i bianconeri a giocarsi la volata, con l’Inter staccata da gruppo. Il primo step sarà la gara contro la Fiorentina, alla disperata ricerca di punti salvezza. La squadra viola è pronta a dare battaglia e a provare a fare un altro sgambetto.
La Juventus però è abituata alla guerra. Stavolta all’orizzonte non si vedono alleati. Solo i tamburi dei nemici.